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Vladimir Putin e "l'esercito dei nonni": chi arruola per combattere la resistenza ucraina

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La Russia deve fare i conti con numerose perdite. Vladimir Putin non si aspettava una resistenza ucraina così forte, al punto che è dovuto correre ai ripari. Mosca ha infatti arruolato "l'esercito dei nonni". Si tratta di volontari fino all'età di 60 anni che andranno a sostituire quelli uccisi in Ucraina. Questi ultimi - sono i conti riportati dalla Nato - sarebbero 15.000. "I coscritti - afferma Mathieu Boulègue, ricercatore sulla guerra russa a Chatham House (centro studi britannico) - sono usati per guidare un camion dal punto A al punto B. Non sono destinati ad operazioni belliche. Se hanno bisogno di qualcuno che guidi, o munizioni o forniture mediche, ricorrono al soldato sessantenne".

 

 

Non solo, per l'esperto l'approvazione da parte del presidente russo, attualmente all'80 per cento, difficilmente cambierà poiché Putin cerca di porre fine alla guerra "a buon mercato". "Il ministero della Difesa russo ha dichiarato falsamente "missione compiuta" il 25 marzo. "annunciando che gli "obiettivi iniziali" sono stati raggiunti, le forze russe possono ora concentrarsi sulla "liberazione" del Donbas come priorità militare.

 

 

Eppure la realtà è ben diversa. È notizia delle ultime ore quella che vede i soldati russi indietreggiare nei territori vicino a Kiev e rifiutarsi di combattere. Secondo gli analisti lo zar non si aspettava una resistenza di questo tipo. Intanto è polemica su Bucha. Continuano le accuse incrociate: da una parte gli ucraini, dall'altra i russi. I primi che puntano il dito contro i secondi e i secondi che respingono i biasimi.

 

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