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Sanna Marin, "ecco chi sbava per lei". Finlandia nella Nato? Cosa c'è dietro la mossa della premier: segreto svelato

Sanna Marin

Carlo Nicolato
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La Finlandia è un Paese felice, lo dicono tutte le statistiche del mondo. Per la verità un po' tutti ci chiediamo come sia possibile visti i suoi bui inverni che durano buona parte dell'anno e le temperature medie polari. Si trova pure al confine con la Russia che di questi tempi non è esattamente la migliore delle posizioni geografiche possibili. Eppure proprio per questo motivo e proprio per il fatto che c'è la discreta possibilità che il Paese entri nella Nato non c'è giorno che i giornali di tutto il mondo, nostrani compresi, non colgano la ghiotta occasione di darci almeno un motivo di invidia per quel Paese freddo e lontano: una bella foto di Sanna Marin, premier finlandese, millennial (36 anni), socialdemocratica (che a loro non guasta) e soprattutto gnocca stellare, slanciata ed elegante. Non ce ne vogliate se usiamo la parola "gnocca", è vero si tratta di sessismo, ma in questo caso i sessisti non siamo solo noi ma anche tutti quelli che ogni giorno appunto pubblicano con gioia la sua foto con la scusa della Nato e delle bombe atomiche russe.

 

 

 

La bomba atomica nel qual caso semmai è lei che ben sapendolo è la regina delle photo opportunity di ogni vertice. Lo sappiamo, anche quello che abbiamo appena scritto potrebbe finire nel novero sessista, ma una passeggiata nel parco della Merkel infagottata nei suoi tailleur pantalone viola insieme a un incerto deambulante Juncker avrebbe avuto tutt' altro effetto. Certo, photo opportunity anche quella, ma ve lo assicuriamo, in qualsiasi giornale del mondo la prima farebbe la gioia di ogni prima pagina, la seconda sarebbe cestinata. Ma non sempre ovviamente nei feuilleton riguardanti la Marin si è parlato di Nato. Si è parlato anche di lei, del fatto che è a capo del governo che tutti invidiano, composto perlopiù da donne (come nel resto del nord Europa peraltro) del fatto che è la più giovane premier del mondo o quasi, togliendo il virtuale record alla neozelandese Jacinda Ardern.

 

 

 

Ma soprattutto che proviene da una famiglia arcobaleno, ciliegina sulla torta progressista. Gnocca e anche tanto, elegante, di sinistra, millennials, prova vivente che essere cresciuti in una famiglia LGTBQIA+ è perfino un vantaggio. E adesso, nel momento che conta, pronta anche al passo decisivo, che non è il matrimonio (con un calciatore, Markus Raikkonen) ma l'adesione alla Nato. Cosa peraltro per la quale fino a qualche tempo fa più di un commentatore progressista nostrano avrebbe storto il naso, mentre adesso per "Santa" Marin sono solo applausi, genuflessioni e occhi dolci.

 

 

 

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