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Sas, incursione subacquea e mina magnetica: il blitz a Beryansk, missione segreta britannica contro i russi

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Dalle operazioni dietro le linee nel deserto nordafricano nella Seconda guerra mondiale, alla liberazione degli ostaggi dell’ambasciata iraniana nel cuore di Londra, passando per l’Oman e la Malesia, le isole Falkland e gli scontri con l’Ira nell’Ulster. Dietro tutto questo, nel più assoluto anonimato (gli attacchi dovevano sembrare opera di fantasmi), c'è lo Special Air Service, tra i reggimenti dell’élite più famosi nel mondo. Al motto di “Who Dare Wins” (chi osa vince), i reparti speciali fondati da sir Archibald David Stirling, sono presenti anche in Ucraina dove, come rivela Gianluca Di Feo su Repubblica, sono stati protagonisti nel salvataggio del presidente Volodymyr Zelensky nella prima notte di battaglia a Kiev. Ma non solo. 

 

 

Il Reggimento agisce spesso sotto falso nome per non compromettere il governo di Londra e oggi la copertura perfetta è offerta dalle società di contractor, i moderni mercenari attivissimi al fianco delle truppe ucraine. Secondo i russi ci sarebbe il SAS nell'operazione del 24 marzo quando nel porto di Berdyansk è salta in aria la Saratove, una nave militare lunga più di cento metri piena di munizioni lunga e mezzi blindati, danneggiando altre due navi simili che sono salpate di corsa e non hanno più fatto ritorno. Il sospetto, scrive Di Feo, è che l'assalto sia venuto dalla profondità: un'incursione di subacquei, che hanno piazzato una mina magnetica sulla fiancata della nave e poi sono fuggiti senza lasciare traccia. 

 

 

 

Ci sarebbe il SAS anche dietro al primo attacco aereo in assoluto sul territorio di Mosca: nel pieno della notte due elicotteri rapidi e invisibili hanno tirato missili e cannonate contro due grandi depositi di carburante sulla città di Belgorod. Li hanno incendiati per poi scomparire inghiottiti dall'oscurità. Tutto questa attività del reparto speciale di Sua Maestà, ovviamente sta infastidendo non poco il Cremlino. E la prova sta in un dispaccio dell'agenzia Ria Novosti, che una settimana fa ha annunciato un'indagine del Comitato d'Inchiesta russo sulla presenza di "venti membri delle SAS mandati nella zona di Leopoli". L' istruttoria è stata interpretata come un monitor diretto a Londra. Da parte sua il portavoce della Difesa britannica si è limitato a un efficacissimo "No comment".

 

 

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