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Ucraina, la guerra in diretta. La frase choc sull'Europa: "Rischia di sgretolarsi". Perché tutto può finire per colpa dello zar (e del petrolio)

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Dopo Lyman, anche Severodonetsk sembra essere finita in mani russe: sul campo, è la notizia più importate della guerra in Ucraina giunta al giorno 96. Le due città rappresentano il trampolino perfetto per assicurarsi il controllo di tutto il Donbass, con l'esercito ucraino in arretramento nonostante i proclami del presidente Volodymyr Zelensky. A Mosca, Vladimir Putin ha avuto un importante confronto telefonico con il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Scholz: in cambio dello sblocco dei porti per il trasporto di grano ha chiesto all'Occidente di non rifornire più di armi Kiev.  

Ore 21.30 Berlino: "L'unità europea rischia di sgretolarsi"
"L'unità dell'Ue sulle sanzioni alla Russia rischia di sgretolarsi": lo ha detto in una conferenza stampa il ministro dell'Economia tedesco, Robert Habeck, alla vigilia della riunione del Consiglio europeo nel quale si discuterà dell'ipotesi di imporre un embargo sul petrolio russo. Habeck ha quindi lanciato un appello all'unità europea perchè "quando l'Europa è unita può utilizzare il suo grande potere economico".

Ore 20.29 Donetsk, "negoziati in corso per riconoscimento repubblica"
L'autoproclamata repubblica popolare di Donetsk è trattative con diversi Paesi per il suo riconoscimento. Lo afferma, secondo quanto riporta la Tass, la sua ministra degli esteri Natalia Nikonorova: "Vedrete i risultati molto presto, la prossima settimana".

Ore 20.1o Zelensky licenzia il capo della sicurezza di Kharkiv
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky liquida il capo del servizio di sicurezza ucraino nella regione di Kharkiv, Roman Dudin, licenziato "perché dai primi giorni dell'invasione su vasta scala, invece di lavorare per la difesa della città ha curato i propri interessi. Quali sono le motivazioni, lo scopriranno le forze dell'ordine", dice Zelensky in un video appena pubblicato sul suo canale Telegram.

Ore 19.55 Kiev, numero vittime civili dieci volte quelle militari
"Il numero delle vittime civili è dieci volte superiore al numero delle vittime militari. Ciò dimostra che l'esercito russo e la Russia sono in guerra con la popolazione civile dell'Ucraina, non con le nostre forze armate". Lo ha detto il primo ministro di Kiev, Denis Shmygal. Lo riferisce Ukrinform.

Ore 19.15 Slitta ancora accordo Ue sull'embargo al petrolio russo
Nuova fumata nera in Europa sull'embargo al petrolio russo incluso nel sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. A quanto si apprende da fonti Ue gli ambasciatori dei Paesi membri non hanno trovato l'accordo sulla proposta sul tavolo

Ore 19.05 I russi bombardano pesantemente Sumy e Chernihiv
I russi bombardano pesantemente le regioni di Sumy e Chernihiv. Nella giornata di oggi, riferisce il servizio della guardia di frontiera di Stato, la Russia ha bombardato le regioni settentrionali dell’Ucraina dieci volte.

Ore 18.30 L'agenzia per la cybersicurezza conferma: rischio attacco imminente
L'Agenzia per la cybersicurezza nazionale attraverso lo Csirt, il Computer security incident response team, conferma l'allarme di un attacco hacker immimente: "Continuano a rilevarsi segnali e minacce di possibili attacchi imminenti ai danni, in particolare, di soggetti nazionali pubblici, soggetti privati che erogano un servizio di pubblica utilita' o soggetti privati la cui immagine si identifica con il paese Italia".

Ore 17:55 Donetsk, 115 minatori bloccati sottoterra causa blackout
Nella regione di Donetsk, 115 minatori sono rimasti bloccati sottoterra a causa di un blackout nell’oblast. Lo riporta il Kyiv Independent. 

Ore 17.56 Esplosioni a Kharkiv dopo la visita di Zelensky
Diverse esplosioni sono state avvertite nella città ucraina di Kharkiv subito dopo la visita del presidente Volodymyr Zelenskiy. Il presidente per la prima volta ha fatto un viaggio fuori dalla regione di Kiev dall'inizio dell'invasione russa. Un giornalista della Reuters avrebbe udito le esplosioni e ha visto un grande pennacchio di fumo scuro che si alzava a nord-est del centro della città. Kharkiv è stata oggetto di bombardamenti russi negli ultimi giorni dopo diverse settimane di relativa quiete.

17.05 Turchia: "Papa Francesco apprezza sforzo di Erdogan per la pace"
"Papa Francesco apprezza gli sforzi del nostro presidente Erdogan per riconciliare Ucraina e Russia. Una soluzione può essere trovata solo attraverso la diplomazia e i negoziati, non attraverso la guerra. L'unico modo possibile per stabilire un cessate il fuoco e avviare i negoziati è attraverso la diplomazia". Lo afferma Lutfullah Goktas, ambasciatore di Turchia presso la Santa Sede, che ieri è stato ricevuto in udienza da papa Francesco al Palazzo Apostolico vaticano.

Ore 16.35 Distrutto l'arsenale di Kryvyi Rih, la città di Zelensky
Missili russi hanno distrutto un ampio  arsenale di armi dell'esercito ucraino a Kryvyi Rih, città natale del  presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A sostenerlo è la difesa di  Mosca,

 

Ore 16.34 Mosca, per ora no referendum annessione a Kherson
Per ora a Kherson non sarà fatto referendum di annessione alla Russia. Lo ha detto Kirill Stremousov, vice capo dell’amministrazione civile militare della città nominato da Mosca. Lo riporta la Cnn. "Annunceremo più avanti quando si terrà una sorta di votazione o plebiscito", ha aggiunto.

Ore 15.15 Polonia invia a Kiev artiglieria pesante
La Polonia ha consegnato all’Ucraina 18 obici semoventi Krab da 155 mm. Ne ha dato notizia Polskie Radio. Si tratta di equipaggiamenti per tre squadroni di artilgieria.

Ore 15.02: Erdogan, "sempre no a Finlandia e Svezia nella Nato"
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che i colloqui della scorsa settimana con le delegazioni finlandese e svedese non si sono svolti al "livello previsto" e Ankara non può approvare le loro domande di adesione all'alleanza militare della Nato. "Finché Tayyip Erdogan sarà a capo della Repubblica di Turchia, non possiamo assolutamente dire 'sì' all'ingresso nella Nato di paesi che sostengono il terrorismo", ha dichiarato. 

Ore 14.36: Erdogan, "incoraggerò al dialogo ma gli eventi si sviluppano negativamente"
"La nostra speranza è che questa guerra tra Russia e Ucraina finisca il prima possibile, ma sembra che ogni giorno che passa gli eventi si sviluppino in maniera negativa". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Lo riporta l'agenzia di stampa turca Anadolu

Ore 13.45: Mosca continuerò a fornire gas naturale alla Serbia
Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo serbo Aleksandar Vucic hanno discusso della situazione in Ucraina e degli sviluppi in Kosovo durante un colloquio telefonico. A riferirne è stato oggi l'ufficio stampa del Cremlino. "Le parti hanno proseguito nel loro scambio di vedute su una serie di questioni internazionali: la situazione in Ucraina e gli sviluppi relativi al Kosovo", ha affermato l'ufficio stampa del Cremlino in una nota. Entrambi i presidenti hanno riaffermato "la loro reciproca determinazione a rafforzare costantemente il partenariato strategico Russia-Serbia basato sui legami tradizionali dei popoli dei due paesi", si legge nella dichiarazione. Putin e Vucic hanno concordato che Mosca continuerà a fornire ininterrottamente gas naturale alla Serbia. "Le parti hanno discusso in modo sostanziale l'agenda essenziale delle relazioni bilaterali e hanno convenuto, in particolare, che la Russia avrebbe continuato a fornire ininterrotte forniture di gas naturale alla Serbia". 

Ore 13.27: Pioggia di missili sulla città natale di Zelensky
La città natale del presidente Volodymyr Zelensky, Kryvyi Rih, in Ucraina centro-meridionale, è stata colpita da missili. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa "Tass". Il dicastero ha affermato che i missili hanno distrutto un grande arsenale delle forze armate ucraine nel luogo. Ha inoltre aggiunto che i sistemi antiaerei russi hanno abbattuto un caccia Su-25 ucraino a Dnipro.

Ore 13.20: Erdogan, "Domani voglio sentire Putin e Zelensky"
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha annunciato che domani intende telefonare al collega russo, Vladimir Putin e all'omologo ucraino, Voldymyr Zelensky. Lo riferisce la Tass. 

Ore 12.54: "Difenderemo Severodonetsk fino alla fine"
"Difenderemo la città fino alla fine". A dichiararlo su Bfmtv è stato oggi Roman Vlasenko, capo del distretto di Severodonetsk, nella regione orientale ucraina di Luhansk, escludendo un'evacuazione del luogo "a breve termine". "La situazione è complicata", ha poi aggiunto, parlando di colpi sparati "24 ore su 24", e di "molte distruzioni e molti morti". "Oggi - ha poi però assicurato - controlliamo più o meno la situazione nella città". 

Ore 12.38: Mariupol, "i russi accumulano cadaveri ucraini in un supermercato" 
In uno dei supermercati del quartiere Livoberezhnyy, a Mariupol, i russi stanno accumulando i cadaveri riemersi dopo il ripristino delle forniture di acqua. L'accusa parte da Petr Andriyschenko, consigliere del sindaco di Mariupol, che su Telegram denuncia l'esistenza di una "discarica di corpi".

Ore 12.27: "A Mariupol saccheggio di metalli"
Prosegue, a Mariupol, il saccheggio del metallo operato dai russi. A denunciarlo è Petr Andriyschenko, consigliere del sindaco di Mariupol, su Telegram. Ieri al porto, rende noto, con la scorta dei militari russi, ha attraccato la nave Slavutych registrata a Rostov sul Don. E' il secondo giorno che continua il carico, ha aggiunto, precisando che il porto di consegna dovrebbe essere quello di Rostov. La denuncia era partita ieri da Lyudmilla Denisova, commissaria parlamentare UCRAINA per i diritti umani, attraverso la sua pagina Telegram: "Dopo il grano, ora i russi portano via il metallo dai territori ucraini", aveva affermato attribuendo a questo fatto la scelta di sminare una parte del porto della città. 

Ore 11.47: Colpito impianto fotovoltaico vicino a Kharkiv
Lo stato maggiore ucraino ha dato notizia oggi attraverso Telegram di numerosi attacchi russi che hanno colpito comunità e infrastrutture vicine a Kharkiv. In particolare sono state diffuse immagini dei danni causati ad un impianto fotovoltaico a Merefa, alla periferia di Kharkiv, colpito con missili Iskander a partire dalla regione di Belgorod.


Ore 11.12: Kherson ai russi, il nuovo direttore del teatro è l'ex guardia
A Kherson, città ucraina occupata dai russi, le autorità di occupazione hanno nominato una guardia di sicurezza direttore del teatro locale 'Mykola Kulish'. Lo scrive sul suo canale Telegram Public Kherson, citato da Ukrinform. "L'esercito russo e le autorità di occupazione hanno nominato un nuovo 'direttore' del teatro regionale di Kherson", si legge. Il nuovo direttore era un dipendente del teatro, la guardia di sicurezza Valery Sheludko, aggiunge la fonte. 


Ore 10.40: Ex ministro ucraino Avakov, "serve una nuova Norimberga"
"La Russia sta effettuando un'invasione militare dell'Ucraina sovrana. Il regime di Putin sta conducendo il genocidio del popolo ucraino, bombardando le nostre città e villaggi, uccidendo, stuprando e rapinando la popolazione civile, mandando le persone nei campi di concentramento. Ma perderà, senza dubbio, e subirà le meritate conseguenze della guerra di aggressione, il collasso dell'economia, il pagamento di enormi riparazioni". A parlare all'agenzia Adnkronos è Arsen Avakov, ex ministro dell'Interno ucraino dimessosi dopo oltre 7 anni di governo meno di un anno prima dell'inizio dell'invasione su vasta scala. "I criminali di guerra, il governo, i militari che stanno commettendo crimini efferati nelle città occupate, i propagandisti - continua - dovranno affrontare un Tribunale Internazionale, un nuovo grande processo di Norimberga le cui udienze, a mio avviso, dovrebbero tenersi a Kharkiv e a Mariupol vittime di violenti bombardamenti. Se qualcuno riuscisse a sfuggire al banco degli imputati, sono sicuro che lo troveremo: puniremo chiunque abbia le mani sporche del sangue ucraino, chiunque abbia impartito ordini criminali, chiunque li abbia eseguiti, chiunque si sia occupato della propaganda del nuovo fascismo russo e della guerra contro l'Ucraina". 

Ore 10.02: "Difesa in difficoltà a Severodonetsk"
Le forze ucraine affermano di essere "in una posizione difensiva difficile" a Severodonetsk, la città assediata dai russi nella regione orientale di Lugansk. Severodonetsk "è costantemente bombardata e il nostro esercito è in una posizione difensiva difficile", ha detto ieri sera alla tv nazionale il capo dell'amministrazione militare civile locale Oleksandr Striuk, citato dalla Cnn. Poco prima il leader della Cecenia, Ramzan Kadyrov, aveva dichiarato che la città è "sotto il completo controllo" delle forze russe. 

Ore 9.33: Zelensky, "molto dipende dai nostri partner"
"Ogni giorno lavoriamo a rafforzare la nostra difesa. Si tratta principalmente di fornire armi. Ogni giorno ci avviciniamo al momento in cui il nostro esercito supererà gli occupanti dal punto di vista tecnologico e della forza. Certo, molto dipende dai partner, dalla loro disponibilità a fornire all'Ucraina tutto il necessario per difendere la libertà. E mi aspetto buone notizie su questo già la prossima settimana". A dichiararlo, nel suo discorso notturno, è stato il presidente ucraino Volodymir Zelensky, che ha parlato di "zone chiave" dal punto di vista degli scontri in corso, citando Severodonetsk, Lysychansk, Bakhmut e Popasna, tra gli altri. Ieri, ha poi reso noto, ci sono stati bombardamenti nella città di Mykolaiv, dove una persona è rimasta uccisa ed altre sette ferite. "I proiettili hanno colpito una zona residenziale, a venti metri dall'asilo: questi sono i nemici scelti dalla Federazione Russa". 

Ore 8.55: Zelensky, "lavoriamo per rafforzare la difesa"
Mosca ha annunciato di aver preso il controllo di Lyman e secondo il leader ceceno Kadyrov, la città di Severdonetsk sarebbe in mano ai russi. Da Kiev arriva un'altra accusa che riguarda gli ospedali della Crimea. "Il nemico continua a subire perdite", afferma lo Stato maggiore ucraino. "Pertanto - aggiunge -, nel territorio temporaneamente occupato della Repubblica Autonoma di Crimea, l'amministrazione dell'occupazione ha ordinato di interrompere l'accettazione di civili per liberare i letti per i feriti". "La situazione è molto complicata", ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo videomessaggio serale. "Soprattutto in quelle aree del Donbass e della regione di Kharkiv - ha continuato - dove l'esercito russo sta cercando di ottenere almeno qualche risultato". "Le aree chiave di lotta al fronte sono ancora Severodonetsk, Lysychansk, Bakhmut, Popasna e altre città dove si concentra l'offensiva russa. Ma la nostra difesa resiste", ha evidenziato. "Più e più volte ricorderò al mondo - ha poi aggiunto Zelensky - che la Russia deve finalmente essere ufficialmente riconosciuta come uno Stato terrorista". Il presidente ucraino è tornato a parlare della fornitura di armi dai paesi partner. "Lavoriamo ogni giorno per rafforzare la nostra difesa", ha detto Zelensky. "Molto dipende dai partner - ha sottolineato -, dalla loro prontezza nel fornire all'Ucraina tutto il necessario per difendere la libertà. E mi aspetto buone notizie su questo - ha aggiunto - già la prossima settimana".

Ore 8.16: Mosca, "un premio ai soldati che hanno liberato Kransnyi Lyman"
Il governo di Mosca ha premiato i soldati che si sono distinti nella liberazione della città di Kransnyi Lyman nella Repubblica Popolare di Donetsk, ora completamente sotto il controllo delle Forze Armate russe. Lo riferiscono le agenzie russe. I militari, ha fatto sapere il ministero della Difesa russo, sono stati premiati per il coraggio e l'eroismo mostrati durante la battaglia. "Ho l'onore di glorificarti, voi migliori figli della Patria. L'intero popolo russo è orgoglioso di voi, sarete ispirazione per i più giovani. Il nemico sarà sconfitto, la vittoria sarà nostra", ha detto il comandante del distretto militare centrale, il colonnello generale Alexander Lapin, consegnando i premi. 

Ore 7.33: "La Russia non userà armi nucleari tattiche"
La Russia non impiegherà armi nucleari tattiche nel conflitto in Ucraina. E' la convinzione espressa dall'ambasciatore russo nel Regno Unito, Andrey Kelin, in un'intervista alla Bbc. Il ricorso a queste armi "non ha nulla a che fare con l'attuale operazione in corso", afferma Kelin spiegando che Mosca ha disposizioni molto rigide per il loro impiego soprattutto quando è minacciata l'esistenza dello Stato.

Ore 6.15: "Ucciso il comandante del battaglione aereo russo" 
Le forze armate ucraine sostengono di aver eliminato il comandante di un battaglione d'assalto aereo russo del 104esimo reggimento d'assalto aereo, il tenente colonnello Alexander Dosyagaev. Secondo quanto riporta l'agenzia Ukrinform, l'annuncio è stato dato dal Dipartimento per le comunicazioni strategiche delle Forze armate ucraine. 

Ore 4.54: Kherson russa, "referendum dopo la fine dei combattimenti"
Non ci sarà un referendum sull'annessione formale di Kherson alla Russia, la città Ucraina occupata dai russi, fino alla cessazione dei combattimenti nella provincia e nelle regioni vicine di Odessa e Mykolaiv. Lo ha annunciato Kirill Stremousov, vice capo dell'amministrazione civile militare di Kherson nominato da Mosca. "Annunceremo più' tardi quando avrà luogo una sorta di votazione o consultazione, ma non sarà oggi e non sarà domani perché il nostro primo compito è ristabilire l'ordine e organizzare un sistema di amministrazione nella regione di Kherson", ha spiegato Stremousov citato dai media internazionali. 

Ore 3.05: "Usa forniranno sistemi di missili a lungo raggio"
Gli Stati Uniti si stanno preparando a inviare nuove potenti armi all'Ucraina per contrastare la Russia. Lo riporta la Cnn, che cita "molteplici fonti". Nel nuovo pacchetto di aiuti sarebbero previsti sistemi missilistici a lungo raggio, cioè quelli richiesti da Kiev nelle ultime settimane. In particolare si parla del sistema Mlrs, Multiple Launch Rocket System, in grado di muoversi velocemente su mezzi di artiglieria leggeri e sparare più missili allo stesso tempo. L'annuncio dovrebbe essere dato all'inizio della prossima settimana. L'anticipazione arriva ventiquattr'ore dopo il monito lanciato dalla Russia che ha avvertito gli Stati Uniti a "non superare la linea rossa", fornendo sistemi di difesa agli ucraini. 

Ore 2.00: "Distrutto il 30% dei carri armati russi moderni"
"L'Ucraina ha distrutto il 30% dei carri armati russi moderni". Lo afferma il consigliere del ministro dell'Interno di Kiev, Viktor Andrusiv, citato dal Kiev Independent. "Le forze russe - ha spiegato - hanno riattivato i carri armati T-62 sovietici, che hanno già più di 50 anni". 

Ore 1.07: "Ue verso il divieto di import di petrolio russo via mare "
L'Ue si appresta a proporre il divieto di import di petrolio della Russia via mare, ritardando le restrizioni alle importazioni da un oleodotto di Druzhba che fornisce l'Ungheria di greggio russo. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali la Commissione europea ha inviato una bozza di proposta rivista ai governi nazionali. L'idea è concedere sei mesi agli stati membri per l'eliminazione graduale dell'import di greggio via mare e otto mesi per quello di prodotti raffinati. Questo concederebbe più tempo all'Ungheria per trovare una soluzione tecnica che le consenta di soddisfare i suoi bisogni energetici e quindi rompere l'impasse sul pacchetto di sanzioni contro Mosca per l'invasione dell'Ucraina.

Ore 00.02: Kadyrov, "Severodonetsk è sotto il nostro completo controllo"
La città di Severodonetsk nella Repubblica popolare di Luhansk (LPR) è sotto il controllo russo. Lo ha annunciato il leader ceceno Ramzan Kadyrov. Su telegram. Lo riporta la Tass. "Severdonetsk è sotto il nostro completo controllo. La città è stata liberata. I residenti, d'ora in poi, non sono più in pericolo", ha scritto.

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