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Xi Jinping, la profezia di Francis Fukuyama: "Un pericolo, cosa farà la Cina"

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Il politologo Francis Fukuyama analizza in maniera lucida e precisa quali sono i rischi che corre l'Occidente nella sfida contro l'asse Russia-Cina. L'esperto traccia in modo chiaro il percorso storico e l'evoluzione delle autocrazie di Mosca e di Pechino. La guerra in Ucraina potrebbe essere una sorta di variabile impazzita in grado di ribaltare l'ordine mondiale, ma anche l'ordine e la gerarchia nella società russa e cinese: "Penso che il liberalismo diventi attrattivo proprio quando le società autocratiche diventano troppo autocratiche. Guardiamo all'Europa dell'Est, dove le persone hanno abbracciato i princìpi del liberalismo dopo aver sperimentato le dittature comuniste fino al 1991. Cina e Russia usano il nazionalismo per costruire consenso, ma a un certo punto il percorso è destinato a superare il limite e quando le persone capiscono che non c'è più libertà individuale, il liberalismo diventa attraente", afferma a LaStampa.

 

Poi lo stesso Fukuyama spiega quale possa essere il punto in comune di Mosca e Pechino in grado di saldare un'intesa che dura ormai da parecchio tempo: "Nel XX secolo la distinzione era tra destra e sinistra con le democrazie nel mezzo. Oggi vediamo la Russia, che ai miei occhi è un paese fascista, sostenere il Venezuela, che ha la pretesa di essere un paese di sinistra. Cos' hanno in comune? L'opposizione alle democrazie occidentali. Per cui sì, è giusto che le democrazie si alleino tra di loro. Non penso ad esempio che gli interessi di Russia e Cina siano molto convergenti, ma potrebbero allinearsi proprio nell'ideologia anti-occidentale. Basta vedere cosa sta succedendo in Cina con la politica zero-Covid. Una policy ridicola, una trappola che sta bloccando l'economia e sta rendendo difficili le relazioni fra persone".

 

 

Infine mette in guardia dal modello cinese, a suo dire, molto più pericoloso di quello russo: "La Russia non è un problema, il problema è Putin, uno che ha commesso errori enormi, mandando truppe in tutto il mondo, dal Venezuela alla Siria, fino a questa assurda invasione di un paese sovrano come l'Ucraina. I cinesi sono molto più consapevoli nell'uso del loro potere e soprattutto hanno un'economia più sofisticata, più tecnologia, più differenziazione, non solo gas e petrolio, e nel lungo termine possono porre più problemi alle democrazie occidentali di quanto non possa fare la Russia". E le ultime tensioni tra Pechino e Washington per Taiwan dimostrano quanto Pechino faccia affidamento sulla sua forza in una regione determinante per gli equilibri mondiali. 

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