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Emmanuel Macron gela Biden e Zelensky: "Cosa dovremo fare con Putin"

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Subito dopo il viaggio a Kiev, Emmanuel Macron sembra aver maturato uno strano "asse" con Vladimir Putin. Il presidente francese ha incontrato l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz e al premier italiano Mario Draghi. I tre leader europei hanno dovuto convenire che al momento "non ci sono le condizioni per la pace". Eppure, il capo dell'Eliseo un'idea in testa ce l'ha, e precisa: occorre fare tutti un passo verso Mosca. 

 

 

 

 

"Sentirò il presidente russo Putin ogni volta che servirà farlo", ha ammesso Macron intervistato da Bfmtv. E pazienza se in Russia Vladimir Solovyev, il "volto" televisivo del putinismo, ha definito sprezzantemente le telefonate periodiche del francese allo Zar "macronate", per sottolinearne lunghezza e inefficacia. Ma il neo-rieletto Capo dello Stato francese non molla: "Lo farò ogni volta che sarà utile, giacché non si parlano. Le nostre discussioni con Putin sono sempre state sulla ricerca di una via per la pace, ma non abbiamo mai negoziato a nome degli ucraini".

 

 

 

 

Quindi, nell'intervista, un concetto già espresso nelle scorse settimane ma ancora più "pesante" proprio perché ribadito dopo l'incontro con Zelensky decisamente improduttivo. L'obiettivo della guerra in Ucraina "non è quello di schiacciare la Russia" e che sebbene "tutto il possibile deve essere fatto affinché l'Ucraina vinca questa guerra", alla fine verrà il momento in cui "i leader russo e ucraino dovranno sedersi attorno a un tavolo". Un concetto banale, da realpolitik, che cozza però con le spinte alla guerra a oltranza del presidente americano Joe Biden e quelle, più ovvie, del governo di Kiev. 

 

 

 

 

Dal Cremlino, a stretto giro di posta, arriva la replica soddisfatta di Dmitry Peskov, portavoce di Putin, che in una intervista a Izvestia, come riporta l'agenzia Tass, ha ammesso: "Apprezziamo molto queste qualità (di Macron, ndr). Nonostante le differenze di fondo esistenti, Macron ha seguito coerentemente questa strada, che anche il presidente approva".
 

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