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Meteo assassino, "scatta il divieto": una misura mai vista prima in Europa

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Mentre in Italia si valuta lo stato di emergenza a causa della siccità, scaturita dalla mancanza di pioggia e dalle potenti ondate di calore che stanno caratterizzando questo mese di giugno infernale, il resto dell’Europa non se la sta passando tanto meglio. Tutta colpa di un anticiclone africano, che è arrivato in anticipo rispetto agli altri anni, abbattendosi soprattutto sulla parte occidentale dell’Europa.

 

 

“Le temperature sono simili a quelle osservate a luglio o agosto - ha sottolineato la World meteorological organization - in alcune parti della Spagna e della Francia, le temperature superano di oltre 10°C la media di questo periodo dell’anno, battendo molti record mensili. Questo è combinato con la siccità in molte parti d’Europa”. A partire dall’Italia, dove è soprattutto la situazione del Po a preoccupare, al punto che non sono esclusi razionamenti di acqua e interruzioni dei servizi. In altre parti d’Europa stanno emergendo altrettante criticità: in Spagna il mese di maggio è stato il più caldo in assoluto e quello di giugno non ha fatto differenza.

 

 

L’allarme principale sulla penisola iberica è dettato dagli incendi: soltanto in Catalogna sono andati distrutti circa 20mila ettari di bosco. Per quanto riguarda invece la Francia, a causa delle ondate di caldo sono stati sospesi concerti e raduni pubblici in diverse zone dl Paese, in particolare nella regione di Bordeaux dove in questi giorni sono stati toccati i 43°C. Anche la capitale Parigi ha fatto registrare un picco di 39°C, con l’uso massiccio di condizionatori che ha costretto i gestori della rete elettrica a importare energia da Paesi vicini.

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