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Xi Jinping, "cavi collegati al cervello": l'arma con cui vuole dominare il mondo

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Xi Jinping alza il tiro. Il leader cinese si sente accerchiato o comunque accompagnato da possibili traditori. E così dalle parti di Pechino si è deciso di implementare un sistema di intelligenza artificaile capace di intercettare le onde cerebrali. E questo strumento, già testato dagli americani per le persone colpite da ictus, ora potrebbe trovare un uso curioso proprio in Cina. Il presidente infatti vuole usare il nuovo macchinario per intercettare i possibili traditori analizzando le onde del cervello. A rivelare la presenza del macchinario è stata Didi Tang, corrispondente del Times di Pechino.

 

 

 

E il quotidiano cinese ha anche spiegato in che modo è stato effettuato il test per controllarne l'efficienza. Un volontario ha dovuto leggere un testo in cui si esaltavano i risultati del regime. Ebbene, al termine della lettura, la macchina ha rilevato le sue emozioni e i suoi comportamenti a livello celebrale: un modo per smascherare gli eventuali traditori e chi di fatto fa buon viso a cattivo gioco dentro le segrete stanze del potere cinese.

 

 

 

Questo tipo di tecnologia potrebbe radicalmente cambiare il rapporto tra il regime e il popolo cinese. I dissidenti verrebbero smascherati in pochi minuti e le conseguenze sarebbero terribili con arresti immediati. Insomma, come sottolinea ilMessaggero, in Cina il regime fa un passo in avanti verso il controllo totale dei cinesi. Il regime del partito comunista vuole entrare letteralmente nella testa dei cittadini per controllarne ogni attività. Insomma la libertà di espressione potrebbe definitivamente scomparire con l'uso dell'intelligenza artificiale. 
 

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