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Ucraina, colpo di scena: Kiev firma patto sul grano con Mosca: cosa prevede

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E' stato siglato il patto sul grano ucraino, fermo nei porti del Mar Nero fin dall'inizio della guerra: a Istanbul la firma per lo sblocco. In questo modo Mosca e Kiev, con l'appoggio e il sostegno delle Nazioni Unite, hanno messo fine alla crisi alimentare globale provocata dal conflitto. Saranno tre i corridoi di esportazione: uno parte da Odessa e gli altri due dai porti di Pivdenny e Chornomorsk. A garantire la sicurezza dei corridoi sarà l'Ucraina, che per prima ha firmato questo importante accordo.

 

 

 

Il patto consente a Kiev di riprendere le spedizioni di grano dal mar Nero verso i mercati mondiali. Ma allo stesso tempo permette anche alla Russia di esportare fertilizzanti. Si tratta forse di un primo segnale di distensione tra le parti in guerra? Non è dato sapere, ma la stretta di mano tra il ministro russo e quello ucraino fa ben sperare.  A mediare il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha commentato: "E' una giornata storica, abbiamo risolto una crisi alimentare mondiale ed evitato l'incubo della fame nel mondo. Questa guerra non avrà né vincitori né vinti”.

 

 

 

La firma del patto è avvenuta all'interno di palazzo Dolmabache alla presenza del Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, del ministro della difesa russo Shoigu, del suo omologo turco Hulusi Akar e del ministro ucraino delle infrastrutture Alexander Kubrakov. L'accordo prevede l'istituzione di un centro di controllo nella città sul Bosforo, composto da funzionari delle Nazioni Unite, turchi, russi e ucraini, incaricati di gestire e coordinare le esportazioni di grano. Le navi, poi, saranno ispezionate per controllare che trasportino solo cereali e fertilizzanti e non armi.

 

 

 

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