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Darya Dugina, questa donna? "È lei l'attentatrice", chi è e dove è fuggita

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Svolta nelle indagini sull'uccisione di Darya Dugina, figlia dell'ideologo di Putin Aleksandr Dugin. I servizi russi di intelligence (Fsb) hanno diffuso un comunicato molto importante: "Il crimine è stato preparato e commesso dai servizi segreti ucraini. L'esecutrice è la cittadina ucraina Natalia Vovk, nata nel 1979, arrivata in Russia il 23 luglio insieme alla figlia Sofia Shaban e uscita dal Paese dalla regione Pskov, da dove ha raggiunto l'Estonia".

 

 

 

Secondo l'Fsb, insomma, il caso è risolto. La presunta attentatrice sarebbe entrata in Russia a bordo di un autoveicolo con targa della Repubblica popolare di Donetsk. Mentre a Mosca, quando seguiva Dugina, avrebbe usato una targa del Kazakistan, così da non attirare troppe attenzioni. Per lasciare la Russia, infine, avrebbe usato una targa ucraina. L'Fsb ha fatto sapere anche che il caso è stato trasferito al Comitato investigativo.

 

 

 

Kiev, nel frattempo, ha negato qualsiasi coinvolgimento nell'attentato. Il capo dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, all'emittente Rossiya-24 ha detto: "Kiev è passata al terrore individuale. Pensare a una specie di incidente, a una specie di coincidenza, ahimè, non è credibile". Poi ha ricordato che Dugina aveva visitato il Donbass: "Eravamo in contatto con lei, era davvero empatica con quello che stava succedendo". 

 

 

 

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