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Regina Elisabetta, quel "feeling speciale" con Bossi: ecco cosa si scambiavano

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Forse nessuno lo sa ma c'era un "feeling speciale" tra Umberto Bossi e la regina Elisabetta II. Da sempre il leader del Carroccio ha rivolto la sua attenzione (ricambiato) alla sovrana britannica. A novembre dello scorso anno, il fondatore della Lega, fece appendere nel suo ufficio la lettera arrivata pochi giorni prima da Buckingham Palace con i ringraziamenti di Elisabetta II. Una missiva su carta intestata reale, firmata da "Andrew Paterson, direttore delle operazioni, ufficio del segretario privato di sua Maestà". "La Regina mi ha chiesto di ringraziarla per il suo premuroso messaggio di affetto che le ha inviato in occasione della morte dell'amato marito di Sua Maestà, il Duca di Edimburgo'', si legge nel testo. "La Regina è rimasta colpita dai messaggi ricevuti ed è molto grata per le sue parole gentili", scriveva Paterson.

 

 

 

Non era la prima comunicazione tra Gemonio e Londra, non fu l'ultima. Lo scorso giugno, infatti, in occasione del Giubileo di Platino, i 70 anni di regno della 96enne Regina, Bossi prese di nuovo carta e penna, per non far mancare le sue parole di congratulazioni per il traguardo raggiunto alla testa coronata britannica. Quasi venti anni fa, invece ci fu l'iniziativa delle poste di Sua Maestà che decisero l'emissione di una serie di francobolli dedicati proprio al leghista, compreso uno con il volto dello stesso Bossi, ai tempi potente leader del Carroccio e ministro delle Riforme. Nel francobollo comparve pure la scritta 'Forza Senatùr'. Nella serie filatelica ci fu spazio anche per il Sole delle Alpi, la bandiera padana e le città simbolo della Lega, come Pontida e Venezia. 

 

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