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Regina Elisabetta, "cosa cambia ora per Scozia e Irlanda del Nord". Fine del Regno Unito?

 Domenico Maria Bruni

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La morte della Regina Elisabetta potrebbe avere conseguenze sulla stabilità del Regno Unito. "Bisogna considerare la lunghezza del regno di Elisabetta per capire il suo ruolo. È stato il sovrano più a lungo in carica nella storia della Gran Bretagna, accompagnando un enorme cambiamento del Regno Unito, sia da un punto di vista interno che di ruolo internazionale. Quando è salita al trono la Gran Bretagna aveva vinto la II guerra mondiale, aveva un impero ma si avvertivano i primi segnali di sgretolamento di questo potere", spiega all'Adnkronos Domenico Maria Bruni, storico alla School of Government Luiss Guido Carli, esperto di storia politico istituzionale della Gran Bretagna: "Bisognerà vedere quale potrebbe essere la reazione dell'opinione pubblica in quei contesti territoriali dove ci sono già tensioni. La successione influirà sull'Irlanda del nord o la questione scozzese (pronta a tenere un nuovo referendum sul Regno Unito - ndr)?".

 

 

Secondo lo storico, "Elisabetta II ha dato saldezza istituzionale al Paese durante le fasi di trasformazione della politica estera e interna nel II dopoguerra garantendo al sistema politico britannico la stabilità necessaria per assorbire queste trasformazioni". Significativo il suo ruolo nel referendum sull'indipendenza della Scozia (2014), quando nonostante la posizione ufficiale della Corona fosse improntata alla neutralità, la regina in  presenza della stampa dichiarò che si augurava che la gente "pensasse con molta attenzione al suo futuro". "La Sovrana ha contribuito al risultato - ricorda Bruni - È stata una figura utile a esprimere l'unità del Regno e del Commonwealth, sua costruzione istituzionale, anche grazie al suo gradimento 'pop'".

 

 

Ora il re è Carlo. E Carlo è diverso alla madre "sia per il modo che per il tono in cui comunica e si rapporta al mondo politico. La Regina non ha mai superato i limiti secondo cui una monarchia costituzionale regna ma non governa. Il figlio Carlo è più propenso a far sentire la sua voce a ministri e leader politici. Bisogna vedere adesso come interpreterà il suo ruolo di sovrano. E bisognerà vedere quale potrebbe essere la reazione dell'opinione pubblica in quei contesti territoriali dove ci sono già tensioni. La successione influirà sulla questione scozzese o sull'Irlanda del nord?".

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