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Regina Elisabetta, "Carlo ha una grande fobia": cosa rivela l'ex portavoce

Francesco Fredella
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La morte della Regina Elisabetta, la sovrana più longeva al mondo, lascia tutti senza fiato. Il mondo si risveglia incredulo, non crede che Lillibet non ci sia più. Eppure è così. Un capitolo di storia chiuso. E adesso arrivano le rivelazioni del portavoce della Regina che parla della fobia di Carlo, appena diventato re, e dei retroscena sulla morte di Diana. Richard Winston "Dickie" Arbiter è un fiume in piena, è da sempre portavoce della Regina. 

Arriva un ritratto intimo di Queen Elisabeth II che ha regnato per 70 anni ed è morta a 96 anni, dopo il suo amato Filippo. Intervistato da La Repubblica svela particolari inediti. Uno fra tutti: vide la Regina lavare i piatti. "Era il luglio del 1988 – narra Arbiter -, avevo appena iniziato e fui invitato a Balmoral. Mi venne detto: ‘Preparati che tra mezz’ora andiamo a fare un picnic con la regina’. Wow. Aspettai. A un certo punto Elisabetta II spunta dal nulla. E mi fa: ‘Dai, saliamo in macchina!’. Salgo sul Range Rover. Guida lei. Amava guidare. Arriviamo al cottage di Balmoral, mangiamo qualcosa al volo, tra posate di plastica e contenitori Tupperware. Io ero paralizzato e non ricordo le poche frasi che mi permisi di dire. A un certo punto, sparecchio e mi appresto a lavare i piatti. Ma una voce mi fa: ‘No, aspetta! La regina Elisabetta! Che mi disse: ‘Io lavo i piatti, tu li asciughi’. E così facemmo. Che meraviglia”, racconta.

 


 

Ma la Regina, una donna da sempre elegante, non amava le sue cravatte sgargianti. “Una sera a una reception, davanti a tutti, mi rimproverò: ‘Dickie, ancora queste orribili cravatte?'”, racconta l'ex portavoce. Aveva humour, quello britannico, sapeva essere mamma e nonna al tempo stesso. Ma anche un Capo di stato temibile. “Sì, ma soprattutto sapeva rompere il ghiaccio come nessuno. Anche perché non ci si permetteva mai di parlare direttamente alla Queen. Lei parlava, tu rispondevi soltanto. Ma se la guardavi negli occhi, sì, riconoscevi il suo humour inconfondibile. E soprattutto, trattava tutti allo stesso modo”, continua.

Ma se qualcuno pensa che il 2020 con il Covid e l'anno dopo con la morte di Filippo siano stati gli anni peggiori sbaglia: il 1992 viene ricordato come l’annus horribilis della regina. Cosa accadde? Il divorzio della figlia Anna, la pubblicazione della biografia di Diana, un rogo al Castello di Windsor e il terzogenito Andrea che si separò da Sarah Ferguson.

 


 

L'ex portavoce, poi, svela quello che è accaduto nel passato. “Ci sono stati momenti tesi, soprattutto durante la separazione da Diana. Ma Carlo ha sempre avuto un ottimo rapporto con entrambi i genitori", dice. E ancora: "Il problema è che Elisabetta II è diventata regina troppo presto e ha avuto meno tempo per i suoi figli. Quindi Carlo ha sviluppato questa fobia di essere trascurato. Ma poi ha capito con il tempo. E soprattutto, lui ha avuto la possibilità di crescere William e Harry e questo lo ha fatto maturare molto”.

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