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Domenico Quirico, "coi morti si sta tranquilli": Putin scatena l'Apocalisse atomica?"

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L’Ucraina ha impresso una svolta per certi versi clamorosa negli ultimi giorni. Liberando un’ampia parte di territorio, la resistenza ha messo a nudo tutte le difficoltà dell’esercito russo e dimostrato che le armi occidentali servono eccome. Il fronte russo nel Donbass ha ceduto di schianto, con gli ucraini che sono stati in grado di avanzare per quasi cento chilometri nell’arco di un paio di giorni.

 

 

Attenzione però a pensare che tutto stia per finire dopo questa grandissima controffensiva: “Siamo giunti non all’imprevedibile lieto fine - scrive Domenico Quirico sulla Stampa - ma semmai al punto più pericoloso di questa guerra. Perché da questo momento Vladimir Putin è un uomo perduto”. E in quanto tale potrebbe fare cose ancora più terribili, spinto dalla disperazione e dall’umiliazione della sconfitta: “Nessuna autocrazia nella storia è mai sopravvissuta a una sconfitta. Kharkiv perduta, gli ucraini a cinquanta chilometri dal confine, la Crimea quasi assediata: molti certo continuano a credere ma già cominciano anche a non credere”.

 

 

Sullo sfondo, però, resta il pericolo di un ricorso all’atomica: fino a ieri era deterrenza, ma oggi può essere una possibilità disperata. “Diventa di colpo un’arma - sottolinea Quirico - l'unico modo per rovesciare tutto e sfuggire al vergognoso destino di vinto. Che cosa è una possibilità anche se mostruosa che non si incarna? Niente. E i vivi riservano sempre sorprese. Con i morti si sta tranquilli”.

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