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Re Carlo, che disastro: chi ha invitato ai funerali, rischio caos-globale

Daniela Mastromattei
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Tra protocollo reale e bon ton diplomatico nel bel mezzo dei preparativi per il funerale di Stato della Regina al cospetto di tanti potenti della Terra, si consuma una poco nobile sceneggiata. Si tratta si una polemica imbarazzante per il neonato governo conservatore di Liz Truss, investita della carica di premier da Elisabetta II appena due giorni prima di morire e già costretta a gestire le contestazioni interne alla maggioranza sulla questione dell'invito al leader cinese. Ad alzare i toni sono stati in particolare alcuni veterani Tory della Camera dei Comuni come Tim Loughton e l'ex leader del partito di governo, Iain Duncan Smith, i quali hanno indirizzato una furibonda missiva di protesta ai due rami del parlamento.

Denunciano, assieme ad altri colleghi eredi della tradizione dei "cold warrior", come inopportuno l'invito recapitato ai vertici del «regime» di Pechino, «architetti», precisano, «del genocidio» degli uiguri musulmani dello Xinjiang, riconosciuto di recente come tale dal Parlamento di Westminster. Una scelta fatta probabilmente alla leggera dallo staff di James Cleverly, ministro degli Esteri appena insediato nel governo Truss. La presenza di Xi Jinping in realtà è altamente improbabile, tuttavia fonti cinesi danno in arrivo il vicepresidente Wang Qishan. Presenza inaccettabile per i firmatari della lettera aperta di denuncia, secondo i quali la Cina avrebbe dovuto essere boicottata, al pari di Russia (esclusa in seguito alla guerra in Ucraina), Bielorussia, Birmania, Venezuela, Siria e Afghanistan dei Talebani. O, al limite, ammessa a farsi rappresentare dall'ambasciatore, come l'Iran, la Corea del Nord e il Nicaragua.

Ma adesso ritirare l'invito sarebbe un "azzardo" (al pari di una dichiarazione di guerra... fredda) contro la superpotenza emergente del pianeta, per questo viene chiesta la garanzia che chiunque sbarchi da Pechino venga se non altro tagliato fuori dal banchetto offerto da re Carlo III a Palazzo previsto per il dopo-funerale ai soli capi di Stato stranieri presenti: fra cui non dovrebbero mancare il presidente degli Usa, Joe Biden e Sergio Mattarella, che proprio ieri ha avuto un primo contatto telefonico col nuovo sovrano. Intanto migliaia di inglesi in lutto sono in fila notte e giorno per omaggiare la sovrana a Westminster Hall. Mentre Londra fa il tutto esaurito con i prezzi alle stelle delle camere degli hotel: 1.550 sterline a notte e oltre 1.800 euro con colazione inclusa. Harry e Meghan invece sarebbero «furiosi» per il fatto che i due figli, i piccoli Archie e Lilibet, diventeranno rispettivamente principe e principessa dopo la morte della Regina Elisabetta ma senza acquisire il titolo di Sua altezza reale, si legge sui tabloid della destra populista molto ostili ai duchi di Sussex, secondo cui l'esclusione sarebbe stata decisa da re Carlo III nei confronti dei suoi nipoti.

La notizia alimenta nuovamente le tensioni tra la coppia «ribelle» - che si mostra in pubblico sempre mano nella mano contro il bon ton - e la famiglia reale. Nonostante le immagini in pubblico nelle quali i due fratelli Harry e William con le rispettive mogli sembrerebbero abbastanza vicini, in realtà tutto farebbe pensare che la pace (apparente) durerà fino ai funerali della Regina. Anzi, secondo The Sun, il principe Harry e la moglie si opporranno con forza per l'«esclusione dei figli», poiché li priverebbe della scorta garantita alle altezze reali dei Windsor. Tema quello della sicurezza su cui Harry è già entrato in conflitto più volte, avviando una azione legale contro il ministero dell'Interno per richiedere una adeguata tutela della polizia (anche a sue spese) quando si trova con la famiglia nel Regno Unito.

Sempre secondo i tabloid, Harry e Meghan dal canto loro hanno sottolineato il fatto che le figlie del principe Andrea, Beatrice ed Eugenia, godono dello status, nonostante non rappresentino ufficialmente la corona. Nel frattempo da Buckingham Palace sono emerse le prime indiscrezioni sui funerali di Stato della Regina a Westminster dove parteciperanno circa duemila ospiti. A conclusione della cerimonia verranno osservati due minuti di silenzio in tutto il Regno Unito. Subito dopo i funerali - che saranno proiettati in alcuni cinema e parchi nel sud dell'Inghilterra - la bara di Elisabetta II verrà trasportata nel cuore storico di Londra su una carrozza trainata dai cavalli, e poi a Windsor, dove la sovrana verrà sepolta accanto al marito, il principe Filippo, morto il 9 aprile del 2021. Di nuovo insieme in paradiso.

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