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Ucraina, "potrebbero non bastare": disfatta russa? Le indiscrezioni dal campo

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"La Russia è intenzionata a difendere ostinatamente l'oblast di Lugansk nella regione del Donbass per far fronte alla controffensiva di Kiev", ma non è chiaro se le forze di Mosca abbiano "riserve sufficienti o morale adeguato" per resistere a un altro assalto ucraino". Lo sostiene il ministero della Difesa britannico, nel suo ultimo briefing di intelligence, spiegando che "la Russia tenterà probabilmente di condurre una difesa ostinata di quest'area, ma non è chiaro come, né con quali mezzi e uomini. "Potrebbero non bastare le forze in campo", spiegano gli 007.

Negli ultimi giorni infatti le forze ucraine hanno riconquistato più di 6mila kmq di territorio, tra cui la città di Izium, considerata la porta del Donbass. E questo anche perché, grazie all'intelligence Usa e alle armi occidentali, hanno identificato i weak spot, punti deboli delle postazioni russe. E almeno 100 mila ucraini sono stati addestrati dal 2014 con standard Nato. Al contrario, all'esercito russo sembrano mancare soldati.

Il tycoon Evgeny Prigozhin, "lo chef di Putin", sta personalmente reclutando detenuti da spedire al fronte con la sua compagnia di mercenari, i Wagner. C'è poi Kadyrov, il leader ceceno, che promette il "suo" esercito da 10 mila uomini. Putin da parte sua non ha ancora dichiarato la "mobilitazione generale", come gli chiedono molti dei suoi falchi, per paura delle proteste della popolazione. Per ora sembra intenzionato ad abbassare l'età dei soldati che andranno al fronte.

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