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Seul e Usa, "bombardamento di precisione": la risposta a Kim Jong-un

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Tensioni senza precedenti in Corea: dopo il lancio di un missile balistico a raggio intermedio da parte di Kim Jong-un, ecco che arriva una risposta dura. I caccia sudcoreani e statunitensi hanno iniziato a condurre delle esercitazioni di attacco di precisione. Lo ha riferito l'esercito sudcoreano: "Con la partecipazione di quattro F-15K dell'aeronautica sudcoreana e quattro caccia F-16 dell'aeronautica degli Stati Uniti, gli F-15K sudcoreani hanno lanciato due bombe su un bersaglio virtuale nel poligono di Jikdo nel Mar dell'Ovest", ha spiegato il Capo di Stato Maggiore congiunto sudcoreano, riferendosi al Mar Giallo.

Così, insomma, si è deciso di rispondere alla provocazione lanciata questa mattina da Pyongyang. "Attraverso il volo combinato e le esercitazioni di attacco di precisione, la Corea del Sud e gli Stati Uniti hanno dimostrato la volontà di rispondere con severità a qualsiasi minaccia del Nord, nonché le loro capacità di condurre un attacco di precisione all'origine delle provocazioni basate sulla loro solida alleanza", ha aggiunto nella nota il Comando di Seul. 

Questa mattina, subito dopo il lancio del missile che ha sorvolato il Giappone, il ministro degli Esteri sudcoreano Park Jin e il segretario di Stato americano Antony Blinken hanno avuto un colloquio telefonico durante il quale hanno definito questa operazione come una seria provocazione, stando a quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri di Seoul. "Entrambi i ministri condannano risolutamente il lancio e sottolineano che costituisce una diretta violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e una grave provocazione, minacciando il mondo intero e la sicurezza dell'intera comunità internazionale".

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