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Gas, il disastro di Ursula è compiuto: cosa è successo a Praga

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L’accordo sul tetto al prezzo del gas non c’è. Ad annunciarlo è stato Ursula von der Leyen, secondo cui è necessario compiere “un passo importante” per arrivare a una decisione che dovrà essere presa al Consiglio europeo in programma tra due settimane a Bruxelles. Il vertice di Praga tra i capi di Stato e di governo dell’Ue non prevederà conclusioni in forma scritta, segno che la partita è ancora tutta da giocare.

 

 

Sul tavolo c’erano diverse proposte, inclusa quella italiana. “Le cose si stanno muovendo”, ha affermato Mario Draghi, sottolineando che la Commissione europea presenterà una proposta al Consiglio del 19 ottobre. Al centro ci saranno tre elementi: “Il tentativo di abbassare i prezzi, la solidarietà nel meccanismo e l’inizio della riforma del mercato dell’elettricità. Non abbiamo parlato tanto delle questioni - ha aggiunto il premier italiano uscente - anche perché tra oggi e il 19 ottobre la presidenza ceca convocherà tanti Consigli energia quanti saranno necessari per una proposta concreta, magari già proposte di regolamento”.

 

 

Insomma, quello di Praga è stato un vertice informale per intavolare la discussione sul gas. Inoltre Draghi ha appoggiato la proposta di Gentiloni e Breton su un approccio coordinato dell’Ue in materia di energia: “Proposte simili le avevo fatte 5-6 mesi fa. È quello che serve per tutti i Paesi, con o senza spazio fiscale, per stare allo stesso livello”.

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