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Francia, i traditori dell'Italia: ecco che pericolo corre Giorgia Meloni

Renato Farina
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«Fermezza e vigilanza». Il governo francese si erige, con questa formula da editto napoleonico, a tutore dei diritti fondamentali che sarebbero minacciati dal nascente governo italiano guidato da Giorgia Meloni. È vero che Emmanuel Macron ha corretto il tiro delle sue ministre che, una dopo l'altra, hanno scatenato la guerra preventiva al popolo italiano sovrano. Ah sì? Constatiamo ma non ce la beviamo. Non ci basta neppure dire: d'ora in poi occupatevi dei fatti vostri. Qui proponiamo reciprocità. Pair review. Vi sfidiamo. Ci portate a visitare una banlieue? E ci mostrate le regole di ingaggio adottate dalla polizia nei quartieri periferici? O nei carnai di povera gente ai bordi della Manica? Questo per il presente e per il futuro. Prima però ci sarebbero dei conti da sistemare. I nostri fratelli del Lungo Senna ci hanno spento le Gauloises sulle braccia, e comprenderanno se abbiamo delle bruciature da lenire, con un ragionato contrattacco. Applicando nei confronti dell'aggressione transalpina il motto tanto caro a Sandro Pertini: a un brigante, un brigante e mezzo.

 

 


Con un nota bene che fa la differenza morale tra la stupida aggressione a due tempi della premier Elisabeth Borne e della ministra per l'Ue Laurence Boone e la replica che proponiamo non nelle parole ma nei fatti a Giorgia Meloni. Le signore parigine applicano la logica del sospetto per imporci un handicap morale e l'idea della grandeur loro e della nostra petitesse.
È una tattica tipica delle tribù galliche la semina della maldicenza a scopo di sudditanza psicologica, usando fake news come mine anti-uomo (stavolta anti-donna) per azzoppare chi si oppone ai loro disegni di accaparramento. Be', noi qui indichiamo fatti. Sono i poteri esecutivo e giudiziario d'Oltralpe ad aver tradito i principi del diritto usando parole alte, per poi puntare terra-terra al malloppo.


BRIGATISTI
1) Giustizia. Cesare Beccaria ha scritto il testo base Dei delitti e delle pene. A proposito di delitti: la Francia ha detto "bravò-bravò" a chi li ha commessi contro persone inermi. A proposito di pene: le ha negate, impedendo all'Italia di esercitare una prerogativa sovrana. È Stato di diritto l'impunità? Rispetta le clausole della comune appartenenza al genere umano questo salvacondotto macchiato di sangue? E per quanto riguarda i rapporti tra gli Stati, non possiamo che definire tutto questo una rapina protratta e ripetuta di un Paese ad un altro appartenente per di più all'Unione Europea, con il vincolo speciale di esserne entrambi fondatori.

Ci aspettiamo che la Meloni «vigili con fermezza» su queste inadempienze flagranti dei trattati europei e di amicizia appena siglati al Quirinale. Parigi infatti - prima con i suoi governi di sinistra e di destra e di recente con i suoi giudici - ha dato il suo compiaciuto consenso ai delitti, ospitandone carinamente gli autori conclamati. Stiamo parlando dell'accoglienza a frotte di terroristi italiani nel corso degli anni '70 e' 80. Infine del no all'estradizione di undici brigatisti o simili, giudicati colpevoli di delitti «barbarici» (Mario Draghi dixit). Le motivazioni per non consegnarli al giudice naturale - il popolo italiano! - per l'esecuzione della sentenza sono offensive e persino beffarde: l'Italia avrebbe contraddetto i diritti fondamentali turbando con l'arresto dei condannati la pace familiare degli assassini...

 

 


2) Migranti. Trincerandosi dietro gli accordi di Dublino, la Francia ha sempre rifiutato l'accesso di navi con profughi nei propri porti. Tutti in Italia. I suoi gendarmi hanno violato armati i nostri confini per riportare stranieri a Bardonecchia (marzo 2018). Fatti non intenzioni. Funzionari minori parlarono di «errore tecnico», zero scuse. Fosse accaduto il contrario, Macron avrebbe mandato la legione straniera. Qualcuno per favore guardi cosa sta accadendo a Calais. Le signore ministre di Macron stanno vigilando con fermezza sul rispetto dell'umana decenza nel trattamento riservato a quei disgraziati? Magari Luciana Lamorgese potrebbe utilmente, basandosi su realtà e non chiacchiere (ci sono infiniti rapporti di Ong sul tema), invitare i governanti parenti di Asterix a medicare le proprie piaghe. C'è nel Vangelo la sentenza: medico cura te stesso. Ecco.


3) Banche. I francesi vorrebbero procedere nella campagna di conquista. E qui non si tratta come fanno le due signore di un processo alle intenzioni, ma è parte di un permanente tentativo di ingerenza per ingerirci meglio. Si osservi la penetrazione delle banche francesi in Italia. Tra poco anche Mps diventerà francese (o quasi). Più che ingerenza indigestione. Il governo ha deciso di ricapitalizzare - denari nostri - Monte dei Paschi (e soprattutto dei casini del Pd) a beneficio dell'ingresso di soggetti transalpini come Axa e Anima (quest' ultima solo in parte gallica). Mai visto nulla di reciproco. I nostri decisori al governo nel corso degli anni chissà perché sono stati premiati dall'Eliseo con la Legion d'Onore.


BANCHE
4) G r e x i t, cioè banche-bis. La mascalzonata. La Grecia era fallita, troppi debiti. Non si poteva. Bisognava salvare i sistemi bancari di Francia e Germania. Dei 216 miliardi di euro erogati dai 27 Paesi, in base al Pil (che c'entra? Una truffa!), solo il 5% è finito nelle casse di Atene. Il resto è andato agli istituti creditizi dei citati Paesi. L'Italia ha versato ben 40 miliardi a fronte di un'esposizione pari ad appena 10 miliardi. Trenta miliardi regalati. In buona parte alle banche francesi, che quei denari hanno investito nel trasformare i nostri asset creditizi in bottino. E, come si vede, insistono. 5. Aziende strategiche. Macron, cinque giorni dopo essere stato eletto presidente, stracciò l'accordo siglato dal predecessore Hollande per la cessione dei cantieri Saint-Nazaire a Fincantieri.

Un gesto inaudito, che nessun uomo di governo in tempi di pace avrebbe mai osato fare. Sovranismo antiitaliano e antieuropeo della più bell'acqua. Poi Bruxelles, caso raro, intervenne e Macron fece dietrofront. Ma per finta. «Il mondo del 2021 purtroppo è diverso dal mondo del 2017, quando era stato pensato l'accordo», hanno spiegato in Francia dando la colpa al Covid-19. Era il 28 gennaio 2021. Regalo finale dei giallorossi a Macron. Adesso c'è la Meloni, però. Essendoci di mezzo la Francia, viene in mente Lourdes. Nel 1870, quando i prussiani (luterani) stavano per invadere la Francia (cattolica) chiesero a santa Bernadette Soubirous (la veggente) se avesse paura: «Non ho paura dei protestanti, ma dei cattivi cattolici», rispose. Più che dei francesi, bisogna aver paura dei cattivi italiani. 

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