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Mosca, "traffico bloccato: si muove la Dzerzhinsky": via al golpe? Voci su Shoigu

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Al Cremlino può accadere di tutto. La controffensiva ucraina e il sabotaggio al ponte di Crimea hanno innescato un mix esplosivo a Mosca, le cui conseguenze potrebbero essere molteplici e drammatiche. In primis si innalza il rischio di una rappresaglia nucleare: Vladimir Putin, all'angolo, potrebbe premere il fantomatico bottone rosso. Ma non solo: a Mosca, al Cremlino, l'aria è tesissima. Si parla di golpe. E si parla anche di innumerevoli arresti che avrebbero colpito i vertici delle forze militari della Federazione russa.

 

Ukraine Pravda per esempio ha fatto sapere nelle ultime ore: "Secondo l'intelligence ucraina, a Mosca è in corso una serie di arresti tra i militari. Il traffico nel centro è bloccato, ma i mass media russi non ne parlano. È stato riferito che unità della divisione operativa Dzerzhinsky - l'élite della Guardia russa - sono entrate in città. Si stanno muovendo verso il centro insieme alle unità di polizia". Trattasi di informazioni che, però, arrivano soltanto da fonti ucraine. Da Mosca, al contrario, testimoni escludono chiusure delle strade o manovre sospette.

 

Il clima però è quello della resa dei conti. Si pensi, per esempio, a quel che sta accadendo a Sergei Shoigu, il ministro della Difesa che è nel mirino dall'inizio del conflitto. Blogger e opinionisti russi, infatti, stanno picchiando durissimo contro Shoigu dopo le sconfitte sul campo incassate dai russi in Ucraina. Il sospetto è che Putin lo abbia individuato come colpevole, o meglio come capro espiatorio, come l'uomo da sacrificare sull'altare degli insuccessi militari. E, se venissero confermate le notizie relative agli arresti di esponenti dei vertici militari a Mosca, Shoigu potrebbe essere uno di questi.

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