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Putin umiliato dal magnate russo: "Puoi pure tenertela", il gesto estremo

Yuri Milner

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Il miliardario Yuri Milner, il russo più ricco della Silicon Valley e il più influente nel settore delle tecnologie dell'informazione, da otto anni già emigrato all'estero, ha annunciato di aver completato ad agosto il processo per rinunciare alla cittadinanza russa in polemica per l'invasione dell'Ucraina e prima ancora per la Crimea. Un vero e proprio sfregio a Vladimir Putin. 

"Io e la mia famiglia abbiamo lasciato per sempre la Russia nel 2014 dopo l'annessione della Crimea", ha scritto Yuri Milner in un post pubblicato sul suo profilo Twitter, che in pochissimo tempo è diventato virale, "questa estate abbiamo completato ufficialmente il processo per rinunciare alla nostra cittadinanza russa". 

 

 

Milner, patron di Dst Global, che ha anche il passaporto israeliano, ha investito in tutte le principali Big Tech, non solo russe: da Vkontakte a Facebook, passando per Twitter e Spotify. Forbes, l'anno scorso, stimava il suo patrimonio in 4,8 miliardi di dollari e lo metteva al quindicesimo posto nella classifica. L'imprenditore aveva già aderito a iniziative a sostegno dell'Ucraina e aveva condannato pubblicamente "la guerra della Russia contro l'Ucraina, suo vicino e Paese sovrano". 

Questo, insomma, è l'ultimo schiaffo allo zar perché rinunciare alla cittadinanza russa significa umiliare una nazione.

 

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