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Polonia, "missili russi a un passo dal confine": verso la guerra mondiale

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Alta tensione in Polonia, dove nelle ultime ore i rapporti con la Bielorussia sono ai minimi termini. Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko ha infatti accusato Ucraina, Lituania e Polonia di star "minacciando attacchi terroristici contro la Bielorussia". Dall'altra parte la Polonia ha invitato i cittadini sul territorio "nemico" a lasciare il Paese. Ma non solo, il timore di un'escalation è dietro l'angolo dopo che sono state segnalate esplosioni nella città di Leopoli, Ucraina occidentale. Lo ha riferito il sindaco, secondo il quale si registrano anche interruzioni di corrente elettrica nella città che è a poche decine di chilometri dalla Polonia.

Accuse alla Polonia arrivano anche da Sergej Lavrov. È lui, ministro degli Esteri russo, a imputare al Paese guidato da Andrzej Duda la volontà di controllare le autorità ucraine. "Il conflitto in Ucraina è guidato dagli anglosassoni che controllano il regime di Zelensky - sono state le sue parole in un'intervista all'emittente televisiva Rossija 1 -. Ci siamo seduti al tavolo dei negoziati con la delegazione ucraina sino alla fine di marzo, poi a Istanbul, è stato concordato un approccio per risolvere questa situazione sulla base dei principi che erano stati proposti dagli ucraini in quella situazione, e ci andavano bene. Questi negoziati sono stati interrotti per ordine diretto degli Stati Uniti e di Londra. In generale, questa guerra è condotta dagli anglosassoni, che controllano completamente il regime di Zelensky".

E con loro ora ci sarebbero anche i polacchi, al punto che il governo avrebbe pubblicato delle linee guida: "Raccomandiamo ai cittadini polacchi che soggiornano nel territorio della Repubblica di Bielorussia di lasciare il suo territorio con mezzi commerciali e privati disponibili", annunciano.

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