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Polonia, tam tam impazzito: "Missili russi sul villaggio, 2 morti. Ora Articolo 5 Nato"

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Due missili russi sarebbero caduti nel villaggio polacco di Przewodow, sul confine con l'Ucraina. I medi locali parlano di silos per il grano colpiti e di due persone morte. Il premier polacco Morawiecki avrebbe convocato una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza di Varsavia. Per ora mancano conferme ufficiali, ma il tam tam su Twitter di varie fonti di informazione filo-ucraine e polacche è già partito. Se il fatto, rilanciato dal tabloid tedesco Bild e dall'agenzia russa Ria Novosti, fosse confermato, rappresenterebbe un precedente pericolosissimo nella guerra d'Ucraina, con un Paese membro della Nato colpito per la prima volta da Mosca sul proprio territorio. A quel punto ogni escalation diplomatico-militare non potrebbe più venire esclusa, nemmeno il ricorso all'Articolo 5, che imporrebbe l'aiuto militare dei paesi membri del Patto atlantico a chi viene attaccato.

 

 

 

 

La giornata aveva già segnato livelli di tensione drammatici, con la pioggia di fuoco russa sull'Ucraina, colpo di coda dopo il ritiro delle truppe di Mosca da Kherson, che si era spinta fino a Leopoli. Nel bombardamento russo di oggi secondo quanto riferito all'agenzia Agi da Serena Sardi, volontaria italiana di Mediterranea Saving Humans, è stato colpito anche un centro commerciale. "Siamo al buio e la linea va e viene. In realtà ora ci siamo allontanati ma noi in quel centro commerciale ci abbiamo pranzato", ha raccontato Serena. "Io sono una volontaria, faccio da accompagnatrice ai nostri medici e stamattina avevamo visitato un centro che ospita profughi. Poi ci siamo fermati in un centro commerciale per mangiare. Era pieno di negozi ed era tutto addobbato per il Natale. Una volta terminato il pranzo abbiamo raggiunto un centro d'accoglienza informale, ospitato da una chiesa, nel quale di trovano un centinaio di persone. Eravamo lì quando è suonato l'allarme e dopo circa un'ora abbiamo sentito i boati. Le bombe le abbiamo prima sentite e poi viste - ha continuato - perché in un primo momento siamo usciti tutti fuori. Abbiamo visto una colonna di fumo alzarsi e in quel momento abbiamo capito che era stato colpito il centro commerciale nel quale avevamo pranzato, o quanto meno un luogo molto vicino. Poi siamo rientrati dentro, anche se questa chiesa non ha un vero e proprio rifugio anti-bomba".

 

 

 

 



Più di 90 missili sono stati lanciati contro l'Ucraina oggi e sono state danneggiate quindici infrastrutture energetiche in diverse regioni: è il bilancio stilato da Kyrylo Tymoshenko, vice-capo dell'ufficio di Volodymyr Zelensky. "Oltre novanta missili sono stati lanciati sul territorio dell'Ucraina. Circa quindici impianti energetici sono stati danneggiati, quindici impianti in diverse regioni. Per questo motivo, adesso abbiamo blackout nelle seguenti regioni e città: nella città di Kiev, nella regione di Vinnytsia, regione di Volyn, Donetsk, Dnipropetrovsk, Zhytomyr, Kiev, Kirovohrad, Leopoli, Poltava, Rivne, Sumy, Ternopil, Kharkiv, Khmelnytsky, Cherkasy, Chernovets e Chernihiv".

 

 

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