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Russia, l'ordine alle truppe: "Moltiplicare gli attacchi", una tempesta di fuoco

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La Russia comincia a sentire il fiato sul collo della Nato. L'invio di armi da parte dell'Occidente può mettere in seria difficoltà lo zar. E la decisione degli Stati Uniti di inviare a Kiev i tank Abrams insieme ai Leopard della Germania può cambiare davvero lo scenario di guerra sul campo. Ci vorrà qualche settimana prima che i nuovi tank diventino operativi davvero sul terreno di battaglia, ma di fatto questa circostanza preoccupa i piani alti del Cremlino. E a Mosca si cerca di arginare la minaccia di una controffensiva ucraina usando insulti e volgari espressioni per definire i ministri dell'Occidente che si stanno mettendo in prima linea per sostenere Zelensky.

 

Ne sa qualcosa il nostro ministro della Difesa, Guido Crosetto che è stato definito "sciocco" dal mastino di Mosca, Medvedev. Crosetto ha risposto per le rime senza farsi intimidire affermando che la sua politica è dedicata al sostegno di un Paese aggredito. Ma non finisce qui. Mosca si dice pronta a lanciare una pesante offensiva il prossimo 24 febbraio quando questa guerrà conoscerà il suo primo anno di vita. Una data chiave per la propaganda russa impatanata in un conflitto che ormai dura da troppo tempo. Ma in queste ore i generali russi hanno mandato un ordine chiaro alle truppe: "Moltiplicare gli attacchi". Il tutto per dare un segnale forte all'Occidente che arma l'Ucraina. Il piano è quello di prevenire la controffensiva ucraina quando a Kiev saranno operativi i nuovi tank. Ma di certo questa mossa mette in luce la paura di Mosca di perdere per davvero questa guerra.

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