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Ultima generazione, da ecovandali a terroristi: dove volevano fare un attentato

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A Lützerath si era già intuito. Nonostante o forse proprio perché i Verdi sono la seconda gamba della maggioranza che sostiene il cancelliere Olaf Scholz, in Germania la pazienza verso gli attivisti del clima è limitata. Nel borgo renano (già abbandonato) e destinato a essere raso al suolo per allargare l’adiacente miniera di carbone, la polizia aveva spostato di peso gli eco-manifestanti che occupavano ruderi e fienili come quelli che si erano incatenati agli alberi di Lützerath. E mentre alcuni poliziotti avevano rimosso per due volte la stessa Greta Thunberg e un gruppetto di suoi accoliti, altri manganellavano i dimostranti più scalmanati. Ieri lo scontro tra le autorità e l’ambientalismo militante ha compiuto un salto di livello: 15 abitazioni di rappresentanti di Letzte Generation sono state perquisite. Le forze dell’ordine hanno spiegato di essere alla ricerca di prove di crimini finanziari finalizzati a sostenere un’associazione a delinquere. Condotte in sette dei 16 Länder tedeschi, le perquisizioni, è stato spiegato, fanno seguito a una serie di denunce presentate negli ultimi mesi contro alcuni eco-attivisti. L’operazione ha avuto risvolti anche sul web: mentre la polizia irrompeva negli appartamenti dei sospettati alle 5 del mattino, il sito tedesco di Ultima generazione veniva oscurato su ordine delle autorità. Nel mirino dell'Ufficio di polizia criminale della Baviera (Blka) e della Procura generale di Monaco c’erano sette persone di età compresa fra i 22 e i 38 anni: sarebbero loro i fondatori dell’associazione con finalità criminali.

 

 

 

 

L’OBIETTIVO

La polizia non ha tuttavia condotto alcun arresto ma le accuse restano gravi: fra queste spicca quella di aver pianificato il sabotaggio dell’Oleodotto Transalpino che unisce Trieste a Ingolstdat, in Baviera. La pipeline, di proprietà fra gli altri del raffinatore austriaco Omv, di Shell, di ExxonMobil e dell’italiana Eni, è un’importante fonte di approvvigionamento di greggio per l’Austria e la Germania. La procura contesta poi reati a carattere finanziario: i sospettati avrebbero raccolto 1,4 milioni di euro per sovvenzionare le proprie attività illecite. Alle perquisizioni effettuate con l’ausilio di 170 operativi si sono aggiunti gli ordini di sequestro di due conti bancari e di altri beni, sempre allo scopo di raccogliere prove sulla struttura associativa e sul finanziamento di Ultima Generazione. L’inchiesta, spiega la Deutsche Welle, segue un'indagine avviata l'anno scorso dai procuratori di Neuruppin, nei pressi Berlino, su azioni che avevano come obiettivo una raffineria di petrolio nella Germania orientale. «Completamente folli». Con queste parole diffuse via Twitter, Letzte Generation ha reagito alle perquisizioni messe a punto all’alba.

 

 

 

«Giustificare le incursioni con il Pa. 129 (l’articolo del codice penale sulle associazioni a delinquere, ndr) ha un solo scopo: consentire una sorveglianza capillare, minare i diritti e la democrazia, e soprattutto: distogliere l'attenzione dai veri criminali». «Completamente folli» sono le stesse parole che solo lunedì scorso Olaf Scholz ha impiegato per descrivere «le persone che riescono a incollarsi a un dipinto o all’asfalto», un aperto riferimento ai plateali gesti di disobbedienza degli eco-attivisti nei musei o per le strade della Germania.

 

 

 

ALTRE VITTIME

Lo scorso novembre una donna di 44 anni è morta a Berlino dopo che lei e la sua bicicletta erano rimaste incastrate sotto a un tir. I mezzi speciali dei vigili del fuoco la raggiunsero con grande ritardo a causa di un colossale ingorgo causato da una manifestazione di Ultima Generazione. L’indomani il movimento protestò contro «la strumentalizzazione del caso da parte della stampa» dicendosi «sconvolto e in lutto» per la morte della donna. Al contrario, il portavoce del governo Wolfgang Buchner affermò che alcune proteste per il clima «non sono mirate» e non dovrebbero avvenire al di fuori delle regole della legge. «Mettere la vita (di altri) in pericolo è intollerabile, ed è per questo che non accettiamo questo tipo di protesta». Solidarietà all’associazione ambientalista è stata invece espressa da Ende Gelände (“Qui e non oltre”), movimento di disobbedienti specializzati nell’occupazione delle miniere di carbone. Analoghi i toni e contenuti «I raid sono condotti contro chi avverte della crisi climatica e non contro chi ne è responsabile: dobbiamo porre fine al capitalismo fossile, non a Letzte Generation».

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