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Diga di Kakhovka, l'allarme: "Rischio fuoriuscite radioattive"

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I danni provocati alla diga di Kakhovka lo scorso 6 giugno ora rischiano di creare un disastro anche alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, il più grande stabilimento atomico d'Europa che si trova a circa 120 chilometri dalla diga distrutta dalle esplosioni. Quanto accaduto a Kakhovka ha provocato l'allagamento di un’area di oltre 600 chilometri quadrati nel sud dell’Ucraina, vicino al fiume Dnepr. "Seicento chilometri quadrati sono allagati nella regione di Kherson. Il 32% si trova sulla riva destra e il 68% sulla riva sinistra", ha fatto sapere il governatore della regione, Oleksandr Prokudin.

 

 

 

Nel frattempo l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha spiegato che "sono in corso lavori presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia occupata dai russi per garantire che abbia la massima quantità di acqua necessaria per raffreddare i suoi reattori nel caso in cui non possa più attingere all'acqua del bacino idrico di Kakhovka". Di qui l'allarme: "Il livello dell'acqua è sceso di circa 2,8 metri da quando la diga è stata fatta saltare. Se il livello scende sotto i 12,7 metri, l'impianto non sarà più in grado di pompare acqua dal serbatoio al sito". E a quel punto si rischierebbero fuoriuscite radioattive, come spiega il Messaggero.

 

 

 

Il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, ha spiegato che l'azione di Mosca rappresenta una minaccia per la vicina centrale nucleare di Zaporizhzhia. Il Cremlino invece respinge le accuse e punta il dito contro Kiev per l'incidente.

 

 

 

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