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Russia, controffensiva di Kiev a 20 km oltre la prima linea dell'esercito di Mosca

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È stata una notte di fuoco quella appena passata sotto il cielo ucraino. L'esercito di Kiev ha dato vita a una controffensiva che si è spinta sulla linea che unisce Lobkove a Robotyne e Verbove. La situazione più seria pare essere nella prima località, più vicina alle rive del Dnipro. Qui è terra di nessuno, con tanti capisaldi ancora in mano russa. E Mosca non può che subire. Stando a quanto riportato da Repubblica i comandi di Mosca faticano a gestire trasferimenti nella pianura, subito avvistati dai droni e bersagliati dai cannoni. In più le armi a lungo raggio ucraine martellano tutta la rete logistica russa: i razzi Himars e i missili Storm Shadow arrivano in profondità nelle retrovie.

Ma ciò che più preoccupa la Russia di Vladimir Putin è che i bastioni principali costruiti sono a venti chilometri dalla zona attuale degli scontri. Per questo il Cremlino cerca di correre ai ripari. Come? Con l'aviazione che sgancia bombe plananti sulle ridotte. Intanto si conta il bilancio dei colpi alla diga di Kakhovka, sul fiume Dnipro.

 "Finora sono state evacuate dalle aree alluvionate della regione di Kherson più di 5.800 persone, tra cui 243 bambini e 62 persone con mobilità limitata", scrive Vladimir Saldo, governatore filorusso della regione ucraina occupata di Kherson, aggiungendo che "un totale di 22.273 case in 17 insediamenti sono allagate in tutta la regione". Il crollo della diga, in un'area che Mosca controlla da oltre un anno, è avvenuto martedì. La Russia ha accusato l'Ucraina di aver bombardato la struttura, mentre l'Ucraina sostiene che la Russia l'abbia fatta esplodere dall'interno. 

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