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Ucraina sotto-choc, "ferito in un attacco missilistico": colpo ai massimi livelli?

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Mistero in Ucraina, ore di angoscia a Kiev. Secondo l'agenzia russa Ria Novosti, vicina al Cremlino, il capo dell'intelligence di Zelensky Kyrylo Budanov sarebbe stato colpito nel corso di un attacco missilistico dell'esercito invasore e sarebbe ora "in gravi condizioni", trasportato in un ospedale militare tedesco a Berlino. Secondo l'agenzia russa, "un missile russo ha colpito l’ufficio vicino a quello dove era presente Budanov", lo scorso 29 maggio. Le condizioni del capo degli 007 ucraini sarebbero apparse subito gravi: estratto dalle macerie portato in eliambulanza fino alla base militare di Rzeszow, in Polonia, da qui sarebbe stato portato in Germania per ricevere le migliori cure possibili. 

 

 



Budanov, sottolinea Paola Peduzzi sul Foglio, "è uno degli uomini più importanti di Kyev". Da qui la cappa di silenzio imposta dal governo e dai media ucraini sulla notizia, in una modalità che ricorda molto da vicino la propaganda russa ogni qual volta si diffondevano notizie dal fronte opposto di ferimento o morte dei vertici militari impegnati sul campo. "Quattro giorni fa - ricorda sempre il Foglio -, il governo ucraino ha pubblicato un video di trenta secondi in cui il capo dell’intelligence militare fissa la telecamera e non dice niente: il silenzio è una tattica comunicativa che caratterizza questa nuova fase di controffensiva ucraina – una tattica che sta funzionando visto che sono più i media russi che quelli ucraini a parlare della controffensiva".

 

 

 

In questo caso, però, l'enigmatico filmato di Budanov è diventato arma virale per confermare le teorie complottiste anti-ucraine: "Non parla perché è morto". La vicenda rientra nella nebulosa e volutamente misteriosa campagna stampa del governo di Kiev sulla controffensiva, dallo spot "hollywoodiano" in cui gli stessi soldati ucraini invitano tutti a fare silenzio, per poter meglio colpire i russi con effetto sorpresa, fino ai comunicati incrociati sulle conquiste e le ri-conquiste di villaggi nel Donetsk assolutamente irrilevanti ai fini militari, perché di fatto già svuotati. Un clima bellico che ammanta tutto di incertezza, come la notizia non confermata della uccisione di 100 soldati russi in un attacco ucraino vicino a Kreminna, nella regione di Luhansk. 

 

 

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