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Polonia, "gruppo paramilitare alla frontiera": Nato in guerra, mai così vicini

Daniel Mosseri
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Il governo polacco ha annunciato che dislocherà altri mille soldati al confine con la Bielorussia su richiesta della sua Guardia di frontiera, preoccupata dall’aumento di tensione nell’area, dopo l’incursione, la scorsa settimana, nello spazio aereo polacco di due elicotteri militari bielorussi. Già il 2 luglio, Varsavia aveva annunciato l’invio di 500 agenti di polizia da unire al contingente di sorveglianza polacco al confine. Attualmente, sono oltre 5mila le guardie di frontiera dispiegate sul confine polacco-bielorusso, oltre a 2mila soldati, 500 agenti di polizia delle unità antisommossa e un certo numero di uomini della Forza di difesa territoriale, un gruppo paramilitare volontario.

noltre, il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blszczak, ha ordinato nei giorni scorsi il trasferimento di diversi elicotteri da combattimento nelle basi vicino al confine. Secondo le autorità polacche ci sono tra i 4.000 e gli 8.000 mercenari del gruppo Wagner installati in territorio bielorusso e pochi giorni fa è emerso che un centinaio di loro erano stati individuati in un punto vicino al confine polacco a Suwalki, una striscia di terra dove si incontrano i confini di Polonia, Russia, Bielorussia e Lituania. Il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, ha recentemente sostenuto che occorre «attendersi nuove provocazioni nella regione» con l’obiettivo di «provocare tensione e instabilità sul fianco orientale della Nato» da parte di Minsk.

 


Ieri i servizi di sicurezza ucraini (SBU) hanno dichiarato di aver arrestato una donna accusata di aver aiutato la Russia a pianificare un attentato al presidente Volodymyr Zelensky durante una visita a Mykolaiv, nell’Ucraina meridionale, vicino alla linea del fronte, in vista di un «massiccio attacco aereo». Secondo la stessa fonte, la donna, che lavorava in un negozio di una base militare, «ha cercato di stabilire l’orario e l’elenco dei luoghi dell’itinerario provvisorio del capo dello Stato nella regione». Zelensky ha sottolineato sul servizio di messaggistica Telegram che l’SBU lo aveva informato di questo tentativo di attacco e lo teneva aggiornato sulla «lotta ai traditori» in Ucraina. Il presidente ucraino aveva visitato una prima volta la regione di Mykolaiv a giugno, dopo l’esplosione della diga di Kakhovka che ha inondato ampie zone dell'Ucraina meridionale, e poi a fine luglio, dopo i bombardamenti. 

 

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