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Zelensky, attacco all'Onu, poi il gesto duro: esce quando parla Lavrov

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Usa parole durissime il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il suo intervento oggi 20 settembre di fronte al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Uniti. L’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia "ha messo l’Onu in una situazione di stallo", ha tuonato. L'Onu ha "riconosciuto la Russia come unico responsabile" nelle sue risoluzioni ma non ha potuto fare nulla per bloccare la guerra, perché la Russia ha il suo potere di veto all’interno del Consiglio.

 

 

"Purtroppo questo seggio al Consiglio di Sicurezza, che la Russia occupa illegalmente" è usato "da bugiardi il cui lavoro è quello di coprire l’aggressione e il genocidio", ha attaccato ancora il presidente ucraino dicendo che l’attuale sistema dell’Onu fa sì che gli altri membri hanno meno potere di quelli che hanno il veto. "In questi giorni nell’Assemblea Generale abbiamo sentito troppo spesso la parola ineguaglianza ed è precisamente questa ineguaglianza che rende l’Onu inefficace". E ha aggiunto: "I soldati ucraini stanno facendo con il loro sangue quello che il Consiglio di Sicurezza dovrebbe fare con il voto: fermare la Russia", "l’Umanità non ha più speranza nelle Nazioni Unite quando si parla di ricerca della pace e della difesa" dei confini nazionali.

 

 

Quindi ha aggiunto Zelensky, "il completo ritiro di tutte le truppe russe, comprese la Flotta Russa, e il ritiro di tutti i mercenari e formazioni paramilitari dall’intero territorio ucraina, piena restaurazione del controllo ucraino su tutti i nostri confini: solo l’applicazione di questi due punti potrebbe portare a una onesta e completa fine delle ostilità".  Secondo il presidente ucraino è importante affrontare le problematiche "senza retorica" ma anche "senza trovare compromessi con gli uccisori" perché "le vite dovrebbero essere difese senza compromessi". E nella stessa stanza a prendere la parola, dopo Zelensky è stato il ministro degli Esteri russo Lavrov. Per la prima volta un faccia a faccia tra Russia e Ucraina. Ma quando Lavrov ha preso la parola Zelensky è andato via. 

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