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Paolo Mieli, "un colpo a sorpresa": la profezia, così Israele vincerà la guerra

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Paolo Mieli è stato ospite di David Parenzo a L’aria che tira, su La7, per parlare del conflitto in corso tra Israele e Hamas. L’editorialista del Corriere della Sera si è lanciato in una previsione sulla guerra scatenata dall’attacco a sorpresa dei palestinesi, basata su corsi e ricorsi storici. “Fin dal 1948 - ha sottolineato Mieli - Israele ha vissuto situazioni dalle quali sembrava impossibile uscire. Quando fu fondato lo Stato fu aggredito da tutte le posizioni, in particolare da quelli che avrebbero dovuto dare vita allo Stato palestinese e invece aggredirono Israele”. 

 

 

“Sto parlando - ha aggiunto Mieli - di Egitto, Giordania, Siria. In quel momento sembrava una situazione dalla quale non si poteva uscire e invece se ne uscì. Quando ci fu l’uccisione degli atleti a Monaco, quando fu rapito un aereo, quando chiusero gli stretti nel 1967, quando fu invasa nel 1973: Israele sembrava spacciata, lo era per molti, e invece ci ha insegnato in tutte queste circostanze di saper trovare una soluzione. Israele reagisce quando lo ritiene con un colpo a sorpresa: è sempre successo così durante questi 70 anni - ha chiosato Meli, con quel colpo a sorpresa che crea sconcerto ma in genere alla fine vince”. 

 

 

Nel frattempo in queste ore Herzi Halevi, capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, ha rilasciato alcune dichiarazioni importanti: “Sabato mattina, nell’area circostante la Striscia di Gaza, non abbiamo gestito bene la sicurezza del Paese e dei cittadini. Impareremo, indagheremo, ma ora è il momento della guerra. Gaza non sarà più la stessa, la smantelleremo. Raggiungeremo una situazione in cui coloro che guidano Gaza affronteranno gravi conseguenze.  Coloro che rimangono lì dovrebbero capire molto bene che tali azioni non possono essere intraprese contro lo Stato di Israele. Ci vorranno tempo e pazienza”. 

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