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Terrorismo in Francia, Macron chiude il Louvre: misure estreme

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L'allarme terrorismo in Francia torna altissimo: il Louvre, il museo più famoso al mondo, resterà chiuso per tutta la giornata di oggi, sabato 14 ottobre, per motivi di sicurezza. Il Louvre, spiega senza specificare Bfmtv citando una fonte della polizia, ha ricevuto messaggi riguardanti allarmi bomba. Da qui l'annuncio su X: "Per motivi di sicurezza, il museo del Louvre chiude le porte oggi sabato 14 ottobre. Le persone che hanno prenotato una visita in giornata verranno rimborsate". 

La serrata arriva a poche ore dal drammatico attentato in una scuola di Arras in cui venerdì ha perso la vita un professore, ucciso a coltellate da un ceceno. L'Eliseo ha deciso di schierare 7mila soldati entro lunedì sera. Il governo infatti ha deciso di elevare lo stato di allarme in "emergenza attentati". Il dispiegamento dei militari avverrà "fino a nuovo ordine". Le forze schierate si inseriscono nel quadro della Operation Sentinelle, iniziativa lanciata dall'ex presidente Francois Holland, in seguito agli attentati di Parigi del novembre 2015. L'operazione conta 10mila soldati, di cui tremila in riserva, secondo quanto ha reso noto il ministero della Difesa di Parigi, e ha lo scopo di proteggere obiettivi sensibili in quanto esposti a possibili attacchi terroristici. Un tuffo nel passato più cupo della Francia, quello delle stragi firmate dall'Isis

Intervenuto dopo l'attentato ad Arras, il presidente Emmanuel Macron ha denunciato "la barbarie del terrorismo" che ha colpito di nuovo la Francia. "Facciamo blocco e restiamo in piedi", ha detto il capo dello Stato, giunto sul posto nel pomeriggio di ieri. Macron ha poi affermato che un altro "tentativo di attentato" è stato bloccato dalle forze dell'ordine in "un'altra regione di Francia". 

L'aggressore ventenne che ha ucciso un insegnante e ferito due persone in un liceo di Arras si chiama Mohammed Mogouchkov ed è originario dell'Inguscezia, nel Caucaso meridionale e parte della Federazione Russa. Il giovane era oggetto di sorveglianza attiva da parte della Direzione generale della sicurezza interna (Dgsi), era seguito dai servizi dell'intelligence interna e proprio ieri era stato controllato. Secondo una fonte della polizia, il suo profilo sembrava quello di un "individuo radicalizzato il cui potenziale è conosciuto ma che decide improvvisamente di passare all'atto, rendendo difficile la sua neutralizzazione". La stampa francese ha spiegato che Mogouchkov era un ex allievo del liceo in questione.

Sempre BfmTv ha riferito anche che il fratello dell'assalitore era stato fermato nel 2019 perché sospettato di voler commettere un attentato. L'uomo è conosciuto dai servizi francesi per apologia di terrorismo. Entrambi sono stati arrestati poco dopo l'aggressione di ieri mattina. Il quotidiano "Le Figaro" ha reso noto che la loro famiglia nel 2014 era sul punto di essere espulsa dalla Francia, ma grazie all'intervento di alcune associazioni umanitarie è riuscita a scongiurare la procedura. Il padre è stato poi espulso nel 2018 a causa della sua radicalizzazione.

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