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Bologna, "sparita Agrebi": è la compagna dell'attentatore di Bruxelles

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Era sbarcato a Lampedusa Abdesalem Lassoued, il 45enne tunisino che ha aperto il fuoco con un kalashnikov uccidendo due svedesi a Bruxelles. L'uomo, che ha ammesso di aver sparato "per rivendicare i musulmani", era infatti sbarcato a Lampedusa nel 2011. Poi, nel 2016, era andato a vivere a Bologna, in via Quirino Majorana. Sono i residenti del palazzo da dove è passato l'attentatore a parlare di lui. All'epoca Lassoued conviveva con l'allora compagna, la connazionale Agrebi Raghda. Classe 1986, Agrebi viene descritta dal Giornale come una donna che non corrisponde affatto all’idea della partner di un estremista islamico.

Sulla sua pagina Facebook molti video in cui la si vede preparare caffè e spremute nel bar Max di Anzola dell’Emilia, poco fuori Bologna. Agrebi fuma, scherza con i clienti, indossa jeans e magliette aderenti. Insomma, nessuna traccia di veli o jihab. Eppure di lei si sono perse le tracce da tempo. Il bar in cui lavorava ha chiuso. E lei, attivissima su Facebook, non posta più nulla dal lontano 3 febbraio 2020. E di entrambi sembra non avere alcuna memoria al numero 7 di via Majorana. "Noi abitiamo qui da poco, e comunque qui siamo in 36 famiglie, ognuno si fa i fatti suoi", racconta una coppia. Una signora anziana invece non ricorda di tunisini nel palazzo.

 

 

Una ragazza nemmeno, ma nel 2016 avrebbe avuto circa dodici o tredici anni. Ma qualcuno Lassoued lo teneva d'occhio. Nel 2016 viene identificato dalla Digos di Bologna, che lo inquadra come radicalizzato: aveva infatti espresso - hanno ricostruito gli investigatori - la volontà di aderire alla jihad e partire per combattere. L'ultima sua traccia in Italia risale al 2021: sarebbe passato nuovamente a Genova dove era già stato dieci anni prima subito dopo lo sbarco a Lampedusa, per chiedere il passaporto al consolato tunisino. Contatti sono in corso tra forze di polizia ed intelligence di Italia e Belgio per ricostruire i suoi movimenti ed eventuali reti di complicità. Innalzate le misure di sicurezza anche sugli eventi che richiamano folle.

 

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