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Israele-Hamas, minacce all'Italia, l'audio choc dal Libano. Scontro all'Onu sulle parole di Guterres

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Siamo al 18esimo giorno di guerra, nella serata di lunedì la notizia della liberazione di altri due ostaggi israeliani da parte di Hamas. A mediare Egitto e Qatar. Prosegue incessante il pressing degli Stati Uniti per ritardare le operazioni di invasioni di terra. Da Tel Aviv però si conferma: la controffensiva non verrà ostacolata dalle trattative per liberare gli ostaggi ancora in mano ai terroristi palestinesi. Hamas lancia contro Israele il più grande attacco dallo scorso 7 ottobre. Dunque l'appello alla guerra globale.  

Ore 21,44 - Israele pubblica le foto dei depositi di carburante a Gaza
L’esercito israeliano ha pubblicato su X una foto satellitare di una dozzina di serbatoi di carburante all’interno della Striscia di Gaza, appena a nord del valico di Rafah, affermando che contengono 500.000 litri di carburante. Lo rende noto la Bbc. Israele ha offerto un consiglio ironico all’UNRWA, che si lamenta per la mancanza di carburante: «Chiedi ad Hamas se potete averne un po'». 

Ore 21,35 - Audio Libano su Italia: intensificate le misure di sicurezza
L’audio fatto circolare da elementi presenti nei campi palestinesi in Libano che incita al compimento di atti ostili nei confronti di obiettivi in Italia di cui LaPresse è venuta a conoscenza ha reso necessario «intensificare al massimo le misure di prevenzione di carattere generale e di controllo del territorio». Le direttive - viene a conoscenza ancora LaPresse - riguardano tutto il personale in servizio che dovrà «mantenere costantemente elevato il livello di sicurezza».

Ore 21,21 - Hamas: 50 morti in un'ora a causa dei raid israeliani
Cinquanta persone sono morte nell’ultima ora nella Striscia di Gaza a causa dei raid israeliani. Lo ha reso noto Ashraf al-Qidra, portavoce del ministero della Sanità guidato da Hamas. Lo riporta Sky News. L’uomo ha affermato che l’esercito israeliano ha ampliato le aree dei suoi obiettivi in tutta la Striscia di Gaza. Al-Qidra ha detto che si tratta del numero più alto di morti registrato in 24 ore da quando il conflitto è iniziato.

Ore 21,08 - Figlio italiani-israeliani uccisi: è come l'Olocausto
«Sono venuto in Italia con i miei genitori da piccolo. Mia bisnonna era ligure. I miei genitori amavano la pace, mio padre era una pittore. Era molto malato, gli avevano regalato un letto d’ospedale e lui lo ha donato alla gente di Gaza. Mia madre lavorava nel sociale». Lo ha raccontato al Tg1 Nadav Kipnis, figlio di Eviatar e Lilach, la coppia di italo-israeliani uccisa da Hamas nell’attacco al kibbutz di Bèeri dello scorso 7 ottobre. «È stato orribile - ha aggiunto - ci hanno detto che la casa era bruciata poi ho saputo che i miei erano stati assassinati. Questa cosa ha le dimensioni dell’Olocausto».

Ore 21,00 - Colloquio Biden-Bin Salman: no allargamento conflitto
Il presidente Joseph Biden ha parlato oggi con il principe ereditario e il primo ministro Mohamed bin Salman della situazione nella regione del Medio Oriente. Biden, riferisce la Casa Bianca, ha affermato che gli Stati Uniti «sostengono pienamente la difesa dei partner statunitensi di fronte alle minacce terroristiche, sia da parte di attori statali che non statali». Inoltre, il presidente Usa ha discusso gli attuali sforzi diplomatici e militari per «dissuadere gli attori statali e non statali dall’allargare il conflitto tra Israele e Hamas». I due leader hanno concordato di perseguire sforzi diplomatici più ampi per mantenere la stabilità in tutta la regione e impedire l’espansione del conflitto e hanno accolto con favore la fornitura di assistenza umanitaria dall’Egitto a Gaza, riconoscendo che è necessario «molto di più» affinché i civili possano ricevere la necessaria assistenza umanitaria. Entrambi i leader hanno accolto con favore gli sforzi in corso per garantire il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas e hanno chiesto il loro rilascio immediato. Inoltre, hanno affermato l’importanza di lavorare per una «pace sostenibile» tra israeliani e palestinesi non appena la crisi si sarà placata, basandosi sul lavoro già in corso tra l’Arabia Saudita e gli Stati Uniti negli ultimi mesi.

Ore 20,30 - Israele: carburante non entrerà a Gaza
Il portavoce dell’Esercito israeliano, Daniel Hagari, ha ribadito che «il carburante non entrerà a Gaza poiché Hamas lo utilizza per le sue esigenze operative». «Hamas può restituire agli ospedali il carburante che ha rubato all’Unrwa», lo riporta Haaretz. Martedì scorso, il capo di stato maggiore dell’IDF, Herzl Halevi, aveva affermato che Israele non consentirà l’ingresso di carburante a Gaza poiché ciò «consentirebbe ad Hamas di continuare i suoi attacchi contro i cittadini israeliani».

Ore 20,18 - Onu: Camion con aiuti non sono entrati a Gaza
Le Nazioni Unite hanno riferito che 20 camion che avrebbero dovuto consegnare aiuti alla Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah non sono entrati nell’enclave. «Speriamo che il materiali possa entrare a Gaza domani», ha detto il portavoce degli aiuti delle Nazioni Unite Eri Kaneko. Lynn Hastings, alto funzionario dell’Onu per gli aiuti umanitari, aveva precedentemente dichiarato al Consiglio di Sicurezza che oggi avrebbero dovuto attraversare il valico 20 camion. Da sabato, 54 camion sono entrati a Gaza trasportando cibo, medicine e acqua, che il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha descritto come «una goccia di aiuti in un oceano di bisogno».

Ore 20,10: Biden: Guterres? Unico da condannare è Hamas
Il presidente Joe Biden ha parlato «molto chiaramente e con forza su chi è da condannare» per quanto è avvenuto il 7 ottobre, «è Hamas». Così il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, ha commentato le dichiarazioni del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, che ha collegato la strage compiuta da Hamas ai «56 anni di occupazione israeliana».

Ore 20,04 Casa Bianca: "Cessate il fuoco favorirebbe solo Hamas"
Un cessate il fuoco in Medio Oriente "favorirebbe solo Hamas". Lo ha affermato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby. "Continueremo ad assicurarci che Israele abbia gli strumenti e le capacità per difendersi", ha sottolineato.

Ore 19,58 - Meloni: vicini a Israele, impegno per la liberazione degli ostaggi
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato oggi a Palazzo Chigi una delegazione dei familiari delle vittime e degli ostaggi dell’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre scorso. Nel corso dell’incontro, spiega una nota di palazzo Chigi, Meloni ha rinnovato "la solidarietà e la vicinanza del governo allo Stato d’Israele, ha ribadito la forte preoccupazione per gli ostaggi e ha confermato il suo impegno per la loro liberazione immediata".

Ore 19,45 - Macron: "Nulla può giustificare le sofferenze dei civili a Gaza
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha affermato a Ramallah che l’attacco di Hamas contro Israele è "anche una catastrofe per i palestinesi" e ha dichiarato che "nulla può giustificare le sofferenze" dei civili di Gaza. "Una vita palestinese vale una vita francese che vale una vita israeliana", ha dichiarato Macron al fianco del presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), che gli ha chiesto di lavorare per porre fine alla "aggressione" di Israele a Gaza. Per Macron il futuro dei palestinesi passa attraverso una lotta "senza ambiguità contro il terrorismo" insistendo sul riconoscimento reciproco dei diritti di Israele e dei palestinesi. "Non ci sarà pace duratura senza il riconoscimento del diritto legittimo del popolo palestinese a disporre di un territorio e di uno Stato. Non ci sarà pace duratura senza il riconoscimento da parte del popolo palestinese e delle sue autorità di uno Stato di Israele e dell’importanza della sua esistenza e della sua sicurezza".

Ore 19.38 - Idf uccide 4 militanti di Hamas durante un tentativo di infiltrazione via mare
Almeno quattro militanti di Hamas sono stati uccisi nelle acque al largo della città di Zikim, al confine meridionale di Gaza, dopo aver tentato di infiltrarsi in Israele. Lo hanno riferito i media israeliani, precisando che sono stati segnalati pesanti colpi di arma da fuoco tra le forze di sicurezza israeliane e i terroristi. Sul luogo del tentativo di infiltrazione sarebbe stato presente anche un elicottero dell'aeronautica israeliana.

Ore 19.08 - Israele all’Onu: “I terroristi di Hamas sono i nuovi nazisti”
"I terroristi di Hamas sono i nuovi nazisti e il mondo si deve unire dietro a Israele per sconfiggerli". Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, intervenendo all'Onu.

Ore 18.34 - Ira di Cohen all’Onu: “Guterres in che mondo vive? Non lo incontrerò”
"Signor segretario generale, in che mondo vive? Sicuramente non nel nostro". In questo modo il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, si è rivolto a Antonio Guterres nel suo intervento alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla guerra in corso tra Israele e Hamas. L'Onu, ha aggiunto il ministro israeliano, "non avrà motivo di esistere" se le nazioni che la compongono non si schiereranno dalla parte di Israele "e dalla parte dei principi fondamentali dell'umanità descritti nella Carta dell'Onu". Inoltre, su X, Cohen ha scritto: "Non incontrerò il Segretario generale delle Nazioni Unite. Dopo il 7 ottobre non c'è spazio per un approccio equilibrato. Hamas deve essere cancellato dal mondo!"

Ore 18.31 - Blinken: “I morti americani sono 33”
33 americani sono morti in seguito all'attacco di Hamas in Israele il 7 ottobre. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken.

Ore 18.00 - Idf: “Colpiti gruppi terroristi a nord Israele”
Le forze di difesa israeliane hanno colpito tre gruppi di terroristi che tentavano di portare un attacco nel nord di Israele. Lo riferisce l'IDF.
"Un drone dell'IDF ha attaccato due unità terroristiche che tentavano di lanciare missili anticarro sulle basi dell'esercito israeliano nella regione. La terza unità terroristica è stata attaccata in Libano, dopo che i suoi membri avevano tentato di lanciare un missile anticarro sulle forze israeliane", fa sapere l'IDF secondo quanto riportano i media israeliani.

Ore 17.47 - Israele: Guterres lasci la guida dell'Onu
Il Segretario Generale dell’Onu che mostra comprensione per la campagna di sterminio di massa di bambini, donne e anziani, non è adatto a guidare l’Onu - scrive l’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite su X - lo invito a dimettersi immediatamente

Ore 17.43 - Scontro all'Onu tra Israele e Gueterres
Gli attacchi di Hamas contro Israele "non sono avvenuti dal nulla, il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione", anche se "le sofferenze del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas". Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres aprendo la riunione speciale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla crisi in Medio Oriente. L’ambasciatore israeliano all’ONU Gilad Erdan ha attaccato duramente le parole di Guterres, scrivono i media israeliani. La presa di posizione del segretario generale dell’Onu dimostra come egli sia "completamente disconnesso dalla realtà della nostra regione e che le sue osservazioni costituiscono una giustificazione scioccante per il terrorismo e l’omicidio, ha detto Erdan.

Ore 16.52 - Hamas all'Onu: "Vostro dovere fermare l'aggressione israeliana"
"È dovere morale e politico dei Paesi islamici, arabi e delle Nazioni Unite fermare l'aggressione israeliana", fa sapere Hamas. Intanto alcuni miliziani sono stati catturati e interrogati dall'agenzia di sicurezza israeliana e hanno confessato che sono stati promessi loro 10mila dollari e un appartamento come ricompensa per il sequestro di ostaggi durante l'attacco del 7 ottobre. 

Ore 16.48 - Guterres: necessario cessate il fuoco umanitaria
In Medio Oriente è più che mai necessario un immediato cessate-il-fuoco umanitario, "per alleviare le grandi sofferenze, rendere più facile e sicura la consegna degli aiuti e facilitare il rilascio degli ostaggi". Così, di fronte al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il segretario generale, Antonio Guterres. "La situazione in Medio Oriente si fa di ora in ora più drammatica. La guerra a Gaza infuria e rischia di estendersi a tutta la regione", ha aggiunto il numero uno del Palazzo di Vetro.

Ore 16.38 - Israele, in corso il più grande attacco missilistico dal 7 ottobre
Israele sta fronteggiando il più grande attacco missilistico da quello di sabato 7 ottobre. Le sirene d'allarme stanno suonando di continuo in tutto il Paese, ma in particolare nelle aree di Tel Aviv. Mentre piovono missili dalla Striscia di Gaza, l'esercito israeliano si prepara a rispondere con un attacco via terra. 

Ore 16.26 - Israele attacca cellula Hezbollah in Libano
L'esercito israeliano ha rivendicato di aver distrutto una cellula terroristica e le armi che aveva a disposizione con un raid aereo in Libano, nell'area di Har Dov. Le forze di difesa israeliane hanno anche fatto sapere di aver bombardato la fonte dei lanci di armi anti-carro contro il kibbutz Manara, nei pressi del confine con il Libano. 

Ore 16.18 - Hamas, appello alla jihad al mondo arabo 
"È dovere morale e politico dei Paesi islamici, arabi e delle Nazioni Unite fermare l’aggressione israeliana": questo l'appello alla jihad rivolto da Hamas ai paesi islamici e arabi.

Ore 16.02 - Israele, esercito pronto all'invasione
"L'esercito israeliano è pronto per la manovra di terra a Gaza". Lo ha dichiarato il generale Herzi Halevi, capo di Stato maggiore dell'Iidf. "Prenderemo una decisione - ha aggiunto - con i vertici politici riguardo alla forma e ai tempi della fase successiva. Ci siamo preparati per questo. L'Idf e il Comando Sud hanno preparato piani offensivi di qualità per raggiungere gli obiettivi della guerra". 

Ore 15.44 - Putin, telefonata con Erdogan
Recep Tayyip Erdogan ha discusso al telefono con Vladimir Putin della crisi in Medio Oriente: lo rende noto l'agenzia russa Ria Novosti, che cita la presidenza turca. 

Ore 15.39 - Missili anticarro lanciati verso frontiera Libano
Missili anticarro sono stati lanciati contro una città israeliana vicina alla frontiera con il Libano. Lo ha dichiarato un portavoce delle Idf, le Forze di Difesa israeliane, che ha aggiunto che non sono state segnalate vittime.

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