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Maine, spari al bowling e al bar: più di 20 morti, è caccia all'uomo

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Sangue e morte negli Stati Uniti. Nel Maine un uomo ha aperto il fuoco in due diversi punti della città di Lewiston: il bilancio è di 22 morti. In tutto il Maine ora è caccia all’aggressore. Ci sono anche almeno 50 feriti. Si tratta dell’ennesima strage negli Stati Uniti per mano di un folle armato fino ai denti. L’aggressore, secondo quanto riporta la polizia è già stato identificato. Si tratta di Robert Card, 40 anni, è stato vent'anni nell'esercito, dove aveva raggiunto il grado di sergente. Aveva perso il lavoro a causa di problemi mentali.

A quanto pare era già stato segnalato alla polizia per alcuni precedenti: aveva già aggredito, in passato, alcune persone. Il l presidente Joe Biden è stato informato della strage e ha parlato della sparatoria di Lewiston con la governatrice del Maine Janet Mills, con i senatori Angus King e Susan Collin e il deputato Jared Golden. Il presidente ha "offerto tutto il sostegno federale alla luce del terribile attacco". Lo riferisce la Casa Bianca. Intanto la polizia ha invitato tutti i residenti di Lewiston a non uscire di casa. L’uomo infatti non è ancora stato fermato ed è armato in giro per la città.

E tutte le scuole resteranno chiuse fino a nuovo ordine. A quanto pare Robert Card sarebbe entrato armato di fucile da guerra, prima in un bar ristorante di Lewiston, lo Schemengees Bar, poi in una sala da bowling dove, al momento della strage, c'erano tra le 100 e le 150 persone. Tra loro, ed è questo il dato più preoccupante, c’erano almeno venti bambini.

 

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