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Israele, addio-Netanyahu? Tam-tam: ecco chi può sostituirlo

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Pieno sostegno a Benjamin Netanyahu da parte degli Usa, che nel frattempo però guardano anche al futuro. Futuro nel quale sembra essere escluso dalla scena politica israeliana l'attuale primo ministro. Pare che lo stesso presidente degli Stati Uniti Joe Biden abbia iniziato a parlarne nei suoi colloqui privati prorpio con il diretto interessato. Le fonti di queste indiscrezioni, che hanno voluto mantenere l'anonimato, sarebbero due funzionari dell'amministrazione americana, secondo cui Netanyahu avrebbe un tempo limitato di permanenza nel suo incarico. Si parla addirittura di qualche mese.

Secondo altri rumors, Biden starebbe maturando una crescente insofferenza nei confronti del capo del governo israeliano. Tuttavia queste voci, come capita spesso, sono state smentite da un funzionario della Casa Bianca: "Qualsiasi chiacchiera è frutto di speculazioni". Smentita a parte, appare comunque verosimile che sia in corso un'analisi sul dopo Netanyahu. E non solo negli Usa, ma anche in Israele, dove i sondaggi - come quello dell'Israel Democracy Institute - rivelano che il 75% degli israeliani attribuisce al premier la responsabilità principale dell'attacco del 7ottobre. 

 

 

 

Chi, dunque, potrebbe sostituire Netanyahu? Sono tre le possibili soluzioni a cui starebbe pensando l'amministrazione americana: Benny Gantz, attuale membro del gabinetto di guerra ed ex ministro della Difesa; e poi i due premier che si sono alternati nel precedente governo, ovvero Naftali Bennett e Yair Lapid, attuale leader dell'opposizione.  

 

 

 

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