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Il Nilo rosso, la foto virale: "Punizione divina per la guerra", qual è la verità

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Il Nilo si tinge di rosso. Nessuna "punizione divina", come sospettato sui social, bensì un fenomeno frequente. A mostrarlo è l’ESA. L’Agenzia spaziale europea ha pubblicato alcune immagini che ritraggono le acque del fiume più lungo al mondo colorate di rosso rubino. La motivazione è semplice: si tratta di una significativa fioritura algale (bloom) di microscopiche alghe che producono pigmenti rossi. Il fenomeno è frequente nei corsi d'acqua fortemente inquinati da fertilizzanti azotati e da altri composti chimici, che favoriscono così l'esplosione di queste alghe. 

Eppure in Rete è subito dilagata la paura. E c'è anche chi ha tirato in ballo la guerra israelo-palestinese. L'evento infatti ricorda in tutto e per tutto la "prima piaga d'Egitto" raccontata dalla Bibbia. Nei testi sacri si legge che l'acqua del Nilo divenne sangue, impedendo l'irrigazione dei campi e uccidendo i pesci del fiume: "Comanda ad Aronne di prendere il bastone e di stendere la mano sulle acque degli Egiziani: sui loro fiumi, canali, stagni e su tutte le loro riserve d'acqua. Tutta l'acqua si trasformerà in sangue e ci sarà sangue in tutto l'Egitto, persino nei recipienti di legno e di pietra", recita uno dei versetti. 

 

 

L'episodio rappresenterebbe metaforicamente il sangue del popolo ebraico versato in decenni di schiavitù. E per qualche utente l'acqua rossa del Nilo rappresenta "un presagio di morte". Per altri, invece, sarebbe una "punizione divina" per quanto sta accadendo in Medio Oriente.

 

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