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Gerusalemme, attentato alla fermata del bus: spara sulla folla, immagini forti

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Tre morti e sei feriti. È questo il bilancio provvisorio dell'attentato a Gerusalemme avvenuto nella mattinata di giovedì 30 novembre. Stando alle prime indiscrezioni diffuse dal Times of Israel, hanno perso la vita una ragazza di 24 anni, dichiarata morta sul posto, e due persone anziane che non sono sopravvissute in ospedale alle ferite riportate nella sparatoria. Mentre altre sei sono rimaste ferite. Il ministro israeliano per la Sicurezza Nazionale, Itamar Ben Gvir, non ha dubbi: dietro c'è Hamas. I due terroristi, che hanno aperto il fuoco a una fermata dell'autobus in un sobborgo di Gerusalemme, erano parenti e vivevano a Tzur Bahar. Si tratterebbe di due fratelli, Murad e Ibrahim Namer, di rispettivamente 38 e 30 anni. Entrambi sarebbero affiliati ad Hamas e avevano già scontato pene detentive per il coinvolgimento in attività terroristiche. Murad, in particolare, aveva scontato una pena dal 2010 al 2020. Nell'auto su cui viaggiavano sono stati trovati centinaia di proiettili

A commentare la tragica notizia, Jake Lew. Per l'ambasciatore americano a Gerusalemme si tratta di un "abominevole attacco terroristico. Condanniamo inequivocabilmente questa brutale violenza. I miei pensieri vanno alle famiglie delle vittime e offro le mie più sincere condoglianze a tutte le persone colpite". Intanto il sindaco Moshe Lion ha ordinato un maggiore dispiegamento di agenti nella città "per rafforzare il senso di sicurezza tra gli abitanti".

 

 

Un attentato che arriva nel giorno in cui viene diffusa la notizia che la tregua tra Israele e Hamas proseguirà per altre 24 ore a Gaza. Alla base dell'accordo la liberazione degli ostaggi. Quest'ultimo prevede che saranno otto in totale, sei donne e due minori, gli ostaggi che il gruppo terroristico dovrebbe liberare. Al conteggio odierno vanno poi aggiunte le due donne russo-israeliane, Elena Trofanov ed Irena Tatti, liberate la scorsa notte dall'organizzazione palestinese in segno di riconoscimento nei confronti del presidente Vladimir Putin.

Qui il filmato dell'attentato a Gerusalemme: immagini forti

 

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