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Londra, Imran Ibn Mansur: "Le donne alle proteste? Lo dice Allah: resta a casa tua"

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"Alcune cose sono proibite". A dirlo è lo studioso islamico britannico Imran Ibn Mansur, noto sul web con il nome di "Dawah Man". Citando una lettera, l'uomo è stato ospite di una conferenza al Darussalam Masjid and Cultural Center di Southall, nel Regno Unito. Un'occasione per l'uomo per fare proselitismo e scagliarsi contro i musulmani che si uniscono alle proteste contro Israele. Il motivo? A suo dire è impossibile partecipare a una protesta senza la "libera mescolanza" di uomini e donne. Ibn Mansur ha fatto riferimento a un versetto del Corano che ordina alle donne di rimanere nelle loro case, aggiungendo che se escono di casa, devono indossare un velo niqab o almeno un jilbab sopra il vestito.

"Allah - ha proseguito - darà la vittoria alle persone che gli disobbediscono apertamente?". E la risposta sembra essere scontata. La conferenza è stata trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook della moschea, dove Ibn Mansur si è rivolto direttamente ai ragazzi: "Protestare, di per sé, è proibito? Non ho visto alcuna prova che lo sia. Ma ci sono cose che accadono durante le proteste che potrebbero essere proibite".

 

 

E il divieto riguarda proprio quelle che definisce "le sorelle musulmane". A loro "Allah ha detto: 'Resta a casa tua.' E se esci, sorella, assicurati che indossi un niqab o almeno un jilbab. Per lo meno un jilbab. Ma lei esce truccata, senza niente, perché per lei non è la religione di Allah, è una causa umanitaria. Ha senso?". 

 

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