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Francia, mostra quadro a scuola: scoppia la rivolta islamica

Hoara Borselli
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In una scuola media francese è scoppiato il putiferio perché un insegnante ha mostrato in classe la riproduzione di un quadro di un pittore italiano di fine ’500, Giuseppe Cesari, nel quale appaiono un certo numero di corpi nudi. Il soggetto del dipinto, Diana e Atteone, fu ripreso successivamente da artisti celeberrimi, come Tiziano e Rembrandt. Si riferisce a un episodio raccontato da Ovidio nelle Metamorfosi. Atteone era un personaggio dei miti greci, nipote di Apollo, che fu sorpreso a spiare la dea Diana mentre era nuda, e per questo subì terribili vendette dagli Dei dell’Olimpo. L'insegnante lo ha spiegato ai giovani studenti, suscitando la reazione violenta di alcuni suoi alunni musulmani che ritengono cosa oscena mostrare corpi nudi. La comunità islamica ha minacciato il professore, i cui colleghi sono scesi in campo al suo fianco e hanno sospeso le lezioni. La situazione è molto tesa perché si teme che la comunità islamica possa vendicarsi.

 


Era già accaduto tre anni fa nella cittadina francese di Conflans-Sainte-Honorine quando un docente, Samuel Paty, fu aggredito, ucciso e poi addirittura decapitato da un terrorista islamico perché aveva mostrato in classe - sempre in una scuola media - alcune caricature di Maometto. Paty teneva una lezione sul tema della tolleranza, e aveva portato con sé alcune vignette pubblicate nel 2015 dal settimanale satirico Charlie Hebdo, poco prima di essere attaccato dai terroristi che fecero strage dei suoi giornalisti. Prima di mostrare le vignette su Maometto, Paty aveva avvertito gli studenti di religione islamica, e aveva detto loro che potevano uscire dalla classe se temevano che le vignette potessero offenderli. Alcuni uscirono, altri no. Però, una studentessa islamica che non era presente quel giorno in classe, riferì al padre che l’insegnante aveva scacciato dalla classe i musulmani. Non era vero. Il padre si rivolse alla comunità, che emise una vera e propria fatwa. Qualche mese più tardi un ragazzo di 18 anni, fanatico musulmano, Abdoullah Anzarov, aggredì l’insegnante, lo uccise e poi lo decapitò. In Francia l’episodio fece molto scalpore all'insegnante furono riconosciuti i funerali di Stato, ai quali partecipò anche il presidente della Repubblica Emmanuel Macron

 

 

Questo nuovo episodio fa risuonare l’allarme. Si teme per l'incolumità dell'insegnante. In questo caso, peraltro, non c’era nessuna intenzione di offendere nessuno né di mettere in discussione l’intolleranza islamica. Il quadro di Cesari è semplicemente un bellissimo dipinto mitologico, di stile barocco. Il nudo è parte essenziale dell'aspetto artistico dell’opera di Cesari. Che del resto non ha niente a che fare con la modernità o con la presunta decadenza dell’occidente.  Stiamo parlando della fine del Cinquecento. In quell’epoca l’intolleranza e il bigottismo erano soprattutto cristiani. Qualche anno prima che Cesari dipingesse il suo quadro, in Vaticano il Papa aveva deciso di sfregiare una delle maggiori opere d’arte di tutti i tempi: il Giudizio universale di Michelangelo, nella Cappella Sistina. Era il 1564, e un certo Daniele da Volterra, pittore, fu incaricato da Pio IV di coprire i corpi nudi con delle apposite mutandine, che poi restarono lì per secoli. Per fortuna quando avvenne questo scempio Michelangelo era già morto e non seppe mai della follia papalina.

 

 

 

Del resto alcune forme di fondamentalismo cristiano ogni tanto si affacciano anche ai nostri tempi. Basta ricordare l’episodio di poco più di un anno fa in una scuola di Thalasee, capitale della Florida, dove una preside, Hope Carasquilla, fu costretta alle dimissioni per le proteste dei genitori, cristiani, indignati perché la preside aveva mostrato ai ragazzini di 11 anni immagini di nudo di Michelangelo e Botticelli. Magari c’è qualche differenza tra i due fondamentalismi. Non piccola. Quello dei cristiani americani si limita alle proteste, quallo islamico arriva alle decapitazioni. La Francia, che è la patria dell’Illuminismo, invece si trova a pagare più di tutti gli altri paesi lo scotto di questo paradosso. Lo scontro impari tra libertà e fondamentalismo islamico

 

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