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Navalny è morto, Putin sotto il fuoco delle accuse: "Unico responsabile"

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Sulla morte dell'oppositore russo Alexei Navalny in molti sembrano non avere dubbi: è colpa del presidente russo Vladimir Putin. Il servizio penitenziario federale in cui si trovava il 47enne ha fatto sapere in un comunicato che il decesso è avvenuto dopo una passeggiata: Navalny si è sentito male perdendo quasi immediatamente conoscenza. E nonostante il tempestivo intervento degli operatori sanitari dell'istituto per lui non ci sarebbe stato nulla da fare. La tv di Stato Rt invece, riportando le voci di alcune fonti, ha riferito che il dissidente sarebbe morto per un'embolia. 

Secondo l'Unione europea, l'unico responsabile è il regime russo. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel su X ha scritto: "L'Ue ritiene il regime russo l'unico responsabile di questa tragica morte”. Dello stesso parere il presidente della Lettonia, Edgars Rinkevics: "Qualsiasi cosa si pensi di Navalny come politico, è stato brutalmente assassinato dal Cremlino". Mentre l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha commentato: "In attesa di ulteriori informazioni, sia chiaro: questa è responsabilità esclusiva di Putin". Dure anche le parole del leader ucraino Volodymyr Zelensky: "Navalny è stato ucciso, Putin dovrà rispondere dei suoi crimini. Putin uccide sempre".

“Putin non teme altro che il dissenso del suo stesso popolo. Un triste promemoria di ciò che rappresentano Putin e il suo regime", ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. A queste dure reazioni ha subito replicato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova: "Non abbiamo ancora i risultati dell'esame medico legale, ma le conclusioni dell'Occidente (secondo cui le autorità russe sono responsabili della morte del politico) sono già pronte", ha scritto su Telegram.

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