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Francia, il tramonto della cultura: 40 mila libri finiscono al rogo

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Mauro Zanon
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Un libro non si getta mai nella spazzatura, anche se è di un autore o un’autrice che fa venire l’orticaria sentendo solo il suo nome, anche se è stato scritto come peggio non si poteva, anche se è il regalo sbagliato di un parente che non conosce i nostri gusti e le nostre preferenze, perché può sempre trovare una nuova vita, una nuova biblioteca, un nuovo lettore che, a differenza di noi, troverà un motivo di interesse. Per questo lasciano senza parole le immagini che arrivano da Saint-Laurent-du-Var, comune del dipartimento delle Alpi Marittime situato vicino a Nizza, con cassonetti dell’immondizia traboccanti di libri, più di 40mila per la precisione, per un totale di 60 tonnellate. La causa? Il fallimento della «più grande libreria di Francia» come l’ha definita il suo ex proprietario Marc-Henry Solange, La Grande Librairie Sydney Laurent: uno spazio di 1.300 metri quadri che doveva essere un epicentro di cultura nel sud-est francese e invece ha già abbassato la saracinesca dopo soli due anni di vita. I gestori hanno cessato le loro attività senza svuotare i locali. Così Paul Teboul, il proprietario dell’edificio dove si trovava La Grande Librairie Sydney Laurent, ha deciso di «fare pulizia».

A malincuore, ha fatto installare degli enormi cassonetti per smaltire tutti i libri. «Il curatore fallimentare è obbligato a chiedere una sovvenzione al Tesoro, ma questo richiede molto tempo, quindi mi ha chiesto di anticipare se volevo liberare i miei locali in fretta», ha dichiarato Paul Teboul, che ha quindi deciso di svuotare i locali. Alcuni vicini e passanti, scioccati dalle scene a cui stavano assistendo (operai che gettavano letteralmente i libri dentro i cassonetti, secondo quanto riportato dalla stampa locale) sono venuti a rovistare in cerca di qualche testo di loro gradimento. «È impressionante che si possa buttare tutto in un cassonetto come quello. Ho sentito dire che ce n’erano tre!», ha dichiarato a France 3 Côte d’Azur un abitante di Saint-Laurent-du-Var. «Non capisco come qualcuno possa fare tutto questo. Guardate alla fine del libro, è la carta di Clairefontaine, nei Vosges. È made in France, ci sono degli operai dietro quella carta, sono stati abbattuti degli alberi, è scandaloso, mi viene da piangere», ha commentato un’altra donna venuta con la borsa della spesa a prendere alcuni libri.

 

 

Alcuni, a ragione, si sono chiesti perché tutti quei testi non siano stati donati a scuole, mediateche o associazioni. «Da mercoledì, ho saputo che stanno buttando via i libri nei cassonetti, tonnellate di libri nei cassonetti. Non si sa dove andranno a finire, invece di andare in beneficenza o in biblioteca. È assolutamente vergognoso», ha attaccato un’altra persona intervistata da France 3 Côte d’Azur. In totale, secondo quanto riportato dalla stampa francese, sono più di 8mila autori a essere finiti nella spazzatura, accanto a rifiuti e cartacce. Al vertice della casa editrice Sydney Laurent, Marc-Henry Solange aveva aperto in pompa magna «La Grande Librairie Sydney Laurent» il 23 febbraio 2022. Sprovvisto di librerie dalla chiusura di Panorama du Livre nel 2009, Marc-Henry Solange voleva riportare la cultura al centro del comune della Côte d’Azur, col 70 per cento dei titoli pubblicati dalle sue case editrici, Sydney Laurent e Saint-Honoré, e il resto con libri di altri editori. Due anni fa, era difficile anche solo immaginare tale epilogo.

 

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