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Mosca, la sopravvissuta: "Mi sono salvata nascosta tra i cadaveri"

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Nell'attentato alla sala concerti più grande di Mosca, la Crocus City Hall, sono morte 133 persone, un numero che è destinato a salire. Nei video terrificanti che sono apparsi sui social si vede la gente che scappa, urla, cade a terra uccisa. Molti sono riusciti a salvarsi dalla furia dei terroristi. Tra questi c'è una giovane donna che si è messa in salvo prima fingendo di essere morta e poi scappando dall'edificio.

"Erano lì vicino all'uscita. Non siamo andati lì, ma ci hanno visto. Uno di loro è tornato dentro e ha iniziato a sparare alle persone. Sono caduta a terra e ho fatto finta di essere stata colpita", racconta ancora sotto choc.

 

 

"Forse una donna accanto a me è stata uccisa a colpi di arma da fuoco. Poi il fuoco è diventato più grande e hanno chiuso la porta, ma immagino che non siano riusciti a chiuderla bene", prosegue la sopravvissuta.

 

 

"Ero sdraiata accanto alla porta e respiravo. Dopo un po' di tempo sono strisciata fuori in tre o quattro minuti. Mi sono guardata intorno, il fumo era ovunque". E conclude che a quel punto "sono strisciata fino all'uscita, ho capito che non c'era nessuno in giro e poi sono uscita".
 

 

 

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