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Polonia, la conferma: "Valutiamo di abbattere i missili russi"

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Il viceministro degli Esteri polacco Andrzej Szejna ha sostenuto che si sta considerando "all'interno della Nato" la questione dell'abbattimento dei missili che volano verso il territorio dell'Alleanza.

Shayna in un'intervista al media polacco RMF24 ha dichiarato in particolare, che si valuterebbe la possibilità di abbattere i missili quando sono "molto vicini" al confine dell'Alleanza Atlantica. Ma ciò dovrebbe avvenire con il consenso della parte ucraina e tenendo conto delle "conseguenze internazionali". Sheyna ha anche detto che l'incidente con il missile russo in Polonia è stato "un atto piuttosto deliberato". 

La notte e la mattina del 24 marzo le forze di occupazione russe hanno nuovamente colpito l'Ucraina. Durante questo attacco, uno dei missili da crociera della Federazione Russa ha violato lo spazio aereo della Polonia. Il missile è entrato nello spazio polacco vicino alla città di Oserdów e vi è rimasto per 39 secondi. Il Ministero degli Esteri polacco ha affermato che chiederà spiegazioni a Mosca per l'ennesima violazione dello spazio aereo e ha invitato la Russia a "fermare gli attacchi aerei terroristici contro i residenti e il territorio dell'Ucraina e a porre fine alla guerra". La Polonia ha convocato l'ambasciatore russo, ma questi non si è presentato al Ministero.

Nella partita, intanto, è intervenuto anche l'alleato di Vladimir Putin, il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko: "Qualsiasi provocazione va eliminata con la forza delle armi". "Non si scherza - ha incalzato il dittatore secondo quanto riportato dall'agenzia BelTa -. Chi viola il confine di Stato dovrebbe essere distrutto, senza scrupoli". "Capiscono solo la forza", ha aggiunto ancora Lukashenko durante una visita nel distretto di Oshmyany, nella regione di Grodno (Hrodna), al confine con Polonia e Lituania, dove ha ispezionato le truppe

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