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Israele, l'Iron Dome e le donne soldato che hanno umiliato l'Iran

Mauro Zanon
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Nella notte tra sabato 13 e domenica 14 aprile, l’Iron Dome, l’avanguardistico sistema di difesa missilistico di Israele, ha mostrato ancora una volta la sua efficacia, intercettando il 99% dei missili e dei droni lanciati dall’Iran contro lo Stato ebraico. L’Iron Dome è uno dei quattro sistemi che proteggono i cieli di Israele, ognuno responsabile di un diverso livello di difesa.

Il MIM-104 Patriot è un sistema missilistico terra-aria usato contro i jet da combattimento e i missili balistici; il sistema Arrow è usato contro i missili a lungo raggio; il David’s Sling, la Fionda di David, è usato contro i missili a medio raggio; e il sistema Iron Dome, appunto, è contro i razzi a corto raggio. Ma non è così noto che dietro i sistemi d’arma che hanno salvato lo Stato ebraico e umiliato l’Iran del regime misogino ci siano moltissime donne. Il tenente colonello Yehonatan (i cognomi sono stati omessi per ragioni di sicurezza), comandate del 974° battaglione, unità dell’Iron Dome che difende il sud del Paese, ha spiegato al Jerusalem Post che tra le nuove reclute sotto il suo comando, il 60% sono ragazze. Il capitano Noam, la donna che comanda la batteria incaricata di proteggere l'area attorno alla Striscia di Gaza, sostiene di non vedere differenza tra un uomo e una donna nell'utilizzo dei lanciatori Iron Dome. «Non ci sono esenzioni per noi donne nella nostra unità», ha detto.

 

 

 

«A differenza della fanteria o di altre unità da combattimento, il nostro sistema non richiede il sollevamento di oggetti pesanti o cose del genere. Quindi le sfide dell’essere sul campo sono quasi le stesse sia per gli uomini che per le donne», ha aggiunto. Mentre altre unità di combattimento dell’Idf ancora lottano per incorporarle nei loro reparti, il Comando di Difesa Aerea è stato il primo a farlo, alla fine degli anni Novanta. «Sono orgoglioso di ciò che fa il nostro comando», ha affermato il tenente colonello, Yehonatan prima di aggiungere: «Incoraggiamo le donne non solo ad arruolarsi, ma anche a diventare comandanti e a rimanere in servizio a lungo termine in posizioni di comando di alto livello».

 

 

 

Secondo altri, le cecchine di Israele, le ragazze che manovrano l’Iron Dome, la Fionda di David e Arrows sarebbero addirittura il 75%. Nel 2022, era stata abbattuta una delle ultime barriere rimaste nell’Idf, con l’apertura alle donne dell’unità speciale 669 dell’Aeronautica, corpo d’élite che svolge missioni principalmente di soccorso in zone di guerra. Le forze di difesa israeliane, pubblicando i dati della prima settimana della leva militare di marzo-aprile, hanno registrato un massiccio aumento di donne che si sono unite alle unità di combattimento durante la guerra nella Striscia di Gaza. Secondo i dati dell'IDF, l’aumento nel numero di donne nelle unità combattenti è stata del 157%, ovvero il 57% in più rispetto a quanto inizialmente previsto.

 

 

 

Quasi tutte femmine sono poi i soldati dell'unità di intelligence addetti alle telecamere di sorveglianza lungo i confini di Israele e in Cisgiordania Ma anche in artiglieria l’aumento è stato del 195%; del 170% per le unità di ricerca e salvataggio dell'Home Front Command; e la Polizia di Frontiera ha registrato il 139%. 

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