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Putin è nero: con i soldi Usa l'Ucraina pareggia

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Maurizio Stefanini
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 Durante la Grande Guerra, fu dopo la dichiarazione di guerra degli Stati Uniti che gli Imperi Centrali diedero le loro spallate più micidiali, appunto per risolvere il conflitto prima che i soldati americani venissero arruolati, addestrati, inviati a schierati. Russia e Romania furono costrette alla resa, l'Italia ebbe la botta di Caporetto, la Francia traballò, ma gli americani arrivarono in tempo, e fu la Germania costretta ad arrendersi. Oltre un secolo è passato, quello che allora fu questione di mesi qua può essere questione di giorni, ma tra Russia e Ucraina si sta combattendo per assalti alle trincee stile Grande Guerra. Con i più i missili e i droni, che martellano le città ucraine- ma arrivano anche in Russia, e hanno colpito un'altra nave russa della flotta del Mar Nero, a Sebastopoli. E gli aiuti degli Stati Uniti per ora non solo soldati, ma i 60.8 miliardi infine stanziati dal Congresso.

«L'Ucraina non sarà un secondo Afghanistan», celebra Zelensky. «Finirà come in Vietnam e in Afghanistan, provocherà più morti» risponde furibondo il regime russo, forse non pensando troppo al senso di certe frasi. Prima dell'Occidente in Afghanistan si impantanò l'Armata Rossa, e con la tattica del tritacarne per ondate di assalto massicce a morire per sfondare sono soprattutto i russi. Rabbia a parte, Putin come già il Kaiser cerca ora di accelerare per ottenere risultati decisivi prima che l'aiuto di Washington produca i suoi effetti. Il ministero della Difesa russo ha appena comunicato la conquista del villaggio ucraino di Bogdanovka, nella regione di Donetsk, e anche che due contrattacchi ucraini sono stati respinti “vicino all'insediamento di Chasiv Yar e ad ovest dell'insediamento di Krasnoye nella Repubblica popolare di Donetsk”.

 


La questione è anche analizzata in un rapporto del think tank Usa Institute for the Study of War, secondo cui i russi stanno preparano una nuova offensiva militare durante i mesi estivi, ma l'Ucraina dovrebbe essere in grado di limitarne la portata, a patto che gli aiuti statunitensi arrivino rapidamente. Finora, osserva l'Isw, i russi hanno cercato di sfruttare le degradate capacità di difesa aerea ucraine nel tentativo di far collassare la rete energetica del Paese e causare danni a lungo termine alle infrastrutture e alla capacità dell'industria militare di Kiev. Con l'arrivo ormai previsto degli aiuti militari Usa, Mosca probabilmente intensificherà le operazioni offensive e gli attacchi con missili e droni per “raggiungere obiettivi operativamente significativi che diventeranno sicuramente più difficili da ottenere” dopo l'arrivo degli aiuti. Negli ultimi sei mesi, comunque, le forze russe hanno ottenuto solo vantaggi tattici “ed è improbabile che raggiungano una svolta che farebbe crollare la linea del fronte”, sottolinea il rapporto.

 

 

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