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Noa, la ragazza-simbolo del pogrom di Hamas 8 mesi dopo è libera. Blitz Idf, salvi altri 3 ostaggi

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Noa Argamani era la ragazza simbolo dell'attacco di Hamas al rave party in Israele del 7 ottobre scorso. Le immagini di questa bella e giovane donna israeliana portata via su una motocicletta dai terroristi mentre urlava terrorizzata avevano fatto il giro del mondo. Oggi, 8 giugno, dopo otto mesi da quel terribile attentato, l'Idf ha liberato quattro ostaggi israeliani durate un blitz condotto nel centro della Striscia di Gaza, secondo quanto riferisce il Times of Israel, 

Noa Argamani, 25 anni, Almog Meir Jan, Andrey Kozlov e Shlomi Ziv erano stati rapiti da Hamas il 7 ottobre mentre partecipavano al festival musicale Supernova vicino alla comunità meridionale di Reim.

Le forze speciali hanno fatto irruzione simultaneamente in due diversi siti di Hamas nella cittadina di Nuseirat. Meir Jan, Kozlov e Ziv erano tutti insieme in un nascondiglio. In un altro si trovava invece la Argamani. Noa ha riabbracciato il padre sull’autobus che la portava all’ospedale di Tel Hashomer. Gli ostaggi sono tutti in buone condizioni, secondo le prime valutazioni mediche. Sono stati portati all’ospedale di Tel Hashomer per ulteriori accertamenti.

 

 

 

Nel corso dell’operazione, nella zona sono stati effettuati pesanti attacchi aerei contro i siti di Hamas e a sostegno delle truppe di terra. Le autorità sanitarie di Hamas hanno riferito di un "gran numero" di vittime.

"Non ti abbiamo dato per persa neanche per un momento. Non so se tu lo credevi, ma noi lo credevamo e sono felice che sia successo". È quanto ha detto Benjamin Netanyahu nella telefonata con Noa. "Rimettiti con la tua famiglia, e abbraccia anche tua madre», ha aggiunto il premier israeliano parlando con la ragazza che si è detta "molto emozionata" di parlare in ebraico di nuovo. "In ebraico ed a casa questo è importante", ha aggiunto Netanyahu. Anche il presidente Isasc Herzog ha parlato con Noa dicendole che "l’abbraccia a nome di tutta la nazione di Israele".

"Noa, Shlomi, Almog e Andrey. Vi aspettavamo, e stiamo ancora aspettando tutti. Tutti", ha scritto su Twitter il leader dell’opposizione, Yair Lapid, che esprime "molto apprezzamento per le forze di sicurezza per un’operazione audace e coraggiosa, la missione più importante di riportare a casa gli ostaggi. Una grande luce si è accesa nella terribile oscurità".

Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha detto di essere "felicissimo" per il salvataggio. "L’Idf, l’Isa e le forze speciali hanno condotto un’operazione complessa ed eroica per salvare quattro ostaggi tenuti da Hamas a Gaza e riportarli a casa in Israele. Continueremo a combattere finché 120 ostaggi non saranno a casa".

Dopo la notizia della liberazione di Noa e degli altri ostaggi, il ministro del Gabinetto di guerra e leader centrista Benny Gantz ha cancellato la conferenza stampa prevista questa sera alla scadenza dell'ultimatum dato a Netanyahu sul cambio di politica nella guerra a Gaza, pena l'uscita dal governo.

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