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Giuliano Ferrara sulla fine di Macron: "Forse gli si spiaccica in faccia"

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Il trionfo dell'estrema destra di Marine Le Pen alle europee in Francia ha fatto piombare il Paese nel caos, col presidente Macron che è arrivato ad annunciare lo scioglimento anticipato dell'Assemblea nazionale e nuove elezioni il 30 giugno. A scombussolare gli equilibri anche la decisione del leader dei Repubblicani, Eric Ciotti, di allearsi col Rassemblement national di Le Pen. Una decisione che ha fatto infuriare i principali dirigenti del partito, che non hanno escluso la possibilità di destituire Ciotti.

Secondo Giuliano Ferrara, "nel clima generale di caos e di caduta degli dèi che percorre l’occidente", quanto sta succedendo in Francia, ovvero "la fine senza più fondo, definitiva e incresciosa, del gollismo e della sua pregiudiziale repubblicana", rappresenterebbe "un’altra pietra miliare che misura la distanza dalla memoria della guerra e della vittoria delle democrazie". Durissimo il giudizio su Ciotti: "Il presidente dei gollisti è un buffo omicciolo eletto con le primarie dai militanti del partito, è un politico opportunista, un nizzardo di origine italiana che evoca il ceto politico nostro in forme particolarmente caricaturali".

 

 

 

La situazione, insomma, si annuncia piuttosto esplosiva. E a tal proposito Ferrara ha tirato in ballo anche Macron: "Voleva far esplodere il vecchio mondo, e in due rate ci è riuscito, prima vincendo contro socialisti e gollisti e ora sciogliendo il Parlamento dopo la vittoria europea di Marine, ma non si sa se l’esito di questo sfascio non gli si spiaccichi in faccia. Un presidente liberale per i francesi è una contraddizione in termini, purtroppo per loro e per l’Europa, potrebbero uscire dalla drammatica esperienza con un ritorno all’ordine, nazionalista e antieuropeo. Facciamoci molti auguri".

 

 

 

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