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Emmanuel Macron, Bruckner: "La trasgressione con Brigitte, una dimensione di follia"

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Nel giorno dell'ultimo atto della sfida in Francia, nel giorno del secondo turno delle legislative, ecco che su Repubblica il filosofo francesce Pascal Bruckner si spende in un ritratto di Emmanuel Macron, il presidente della Repubblica francese, l'artefice di questo voto anticipato con cui mira, di fatto, a fermare Marine Le Pen rendendo ingovernabile il paese.

E Bruckern, a Macron, non fa sconti: "L'uomo che si vantava di aver ucciso gli estremi, li ha invece favoriti, indebolendo sia la destra e la sinistra. Questo è stato il suo errore", sottolinea il filosofo, il quale ammette di aver votato nelle due precedenti occasioni proprio per Macron, ma aggiunge di non aver capito il suo azzardo di un mese fa, quando all'indomani delle Europee in cui ha trionfato il Rassemblement National ha sciolto il Parlamento.

"Macron - riprende Bruckner - ha creduto di essere onnipotente, di governare il tempo, dettare lui l'agenda. Pensava che la sua intelligenza avrebbe sedotto le masse. In realtà, è stato motivo di irritazione". E ancora: "Gli è andata male ma forse il danno potrebbe essere limitato, se sarà impedito a Le Pen di ottenere una maggioranza assoluta. Certo, la Francia diventerà ingovernabile e metteremo l'Europa nei guai. Gli altri leader guardano Macron come a un pazzo", sottolinea.

 

Ed è proprio parlando di "pazzia", che Bruckner snocciola altri aneddoti e altre opinioni piuttosto clamorose sul galletto. "C'è una dimensione di follia nel Presidente, ama trasgredire. La sua prima trasgressione è stata Brigitte", la moglie. L'allusione del filosofo  alla relazione di Macron con quella che fu la sua professoressa al liceo cattolico di Amiens. Quella Brigitte Trogneux, di 24 anni più adulta, che stando a quanto riferisce chi è vicinissimo a Macron resta, per lui, l'unico elemento di stabilità in un quadro che sta cambiando alla velocità della luce.

 

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