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Ucraina, tagliati i fondi a Zelensky: colpo letale dal cuore della Ue

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Berlino interrompe i suoi aiuti finanziari a Kiev, ad eccezione di quelli militari già concordati. Lo riporta la Faz. Se la notizia venisse confermata, si tratterebbe di un duro colpo per Volodymyr Zelensky e il suo Paese in un momento piuttosto critico. Da quasi due settimane, infatti, le truppe ucraine hanno oltrepassato il confine col territorio russo entrando a Kursk. 

La decisione presa dal cancelliere Olaf Scholz e dalla sua coalizione avrebbe sollevato un acceso dibattito, anche perché la Germania è vista da sempre come uno dei principali sostenitori dell’Ucraina nella sua battaglia contro la Russia. I fondi già stanziati per quest'anno si aggirano intorno agli otto miliardi di euro e non verranno toccati. E a questi si aggiunge un massimo di quattro miliardi per il prossimo anno. Anche questi già concordati in precedenza. Nonostante questo, Kiev potrà continuare a beneficiare di altri finanziamenti, come quelli derivanti dal congelamento dei beni russi all’estero e un prestito di 50 miliardi di dollari messo a disposizione dai paesi del G7.

La Germania sarebbe arrivata alla decisione di chiudere i rubinetti per diversi motivi. Da una parte le difficoltà economiche aggravate sia dalle conseguenze della guerra in Ucraina sia dalla crisi energetica ad essa collegata; dall'altra le pressioni dell’opinione pubblica interna, sempre più contraria al finanziamento della guerra. Un peso, poi, ce lo avrebbe avuto anche il presunto coinvolgimento ucraino nel sabotaggio del gasdotto Nord Stream. 

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